Vendere e comprare libri su eBay conviene?
È un mercato parallelo dell'usato e complementare al nuovo, dove i libri sono smerciati in pacchi al buio per pochi euro
Su eBay si vendono migliaia di libri usati a prezzi inverosimili. Vengono smerciati a stock, in pacchi e scatoloni, a numero o a peso. In alcuni casi si sanno i titoli, in altri no: l’acquisto è al buio. Si può comprare uno stock a 1 euro che comprende La filosofia dei Simpson, La nobile arte del cazzeggiare di John Perry, Il metodo del coccodrillo di Maurizio De Giovanni, Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire di Melissa P e 101 consigli per allenare la mente oppure si possono puntare 2,99 euro su un generico «pacco pieno zeppo di libri», o 9,99 sul «pacco sacro! stock + di 20kg libri religiosi relig. cattolica cristianesimo chiesa». Una serie di scatoloni che contengono «circa 40/60 libri 2° scelta in paccocelere3 pieno zeppo» costano 7 euro ciascuno. Ogni annuncio comporta un certo quantitativo di fatica, cioè di lavoro: i libri prima vanno scelti, poi impacchettati, fotografati, descritti, postati e, nel caso in cui si riesca a venderli, perfino portati in posta per la spedizione. Alla fine, se va bene, si incassa qualche euro. È difficile capire a chi convenga e pure chi siano gli acquirenti, o come stia in piedi questa economia, ma l’abbondanza di offerte e il tasso di ricambio degli annunci fa pensare che, in qualche modo, il meccanismo funzioni e si rigeneri. Come?
I libri non sono merci deperibili, possono durare secoli, intanto però pesano e occupano spazio. Nel corso del Novecento, soprattutto della sua seconda, pacifica, metà, l’editoria si è fatta industriale, sono stati inventati i tascabili, l’alfabetizzazione e la scolarizzazione sono diventate di massa: lettori e libri sono aumentati, e non è ancora chiaro se siano stati i primi ad avere moltiplicato i secondi o le esigenze dell’industria editoriale ad avere aumentato i primi. La conclusione è che, oggi, a processo compiuto, le case private e i magazzini delle librerie traboccano di libri di cui, fatalmente e statisticamente, in molti vogliono liberarsi. L’Istat calcola che nel 2014 in Italia si sono pubblicati 61.966 titoli nuovi, 169 novità al giorno. Il ritmo è più o meno invariato da decenni. I libri si ammassano, ma distruggerne uno è ancora un tabù, e comunque il macero costa. La conseguenza è che i libri si mettono a girare.
Nel bilancio di una libreria il magazzino è una voce in attivo che ogni anno si svaluta fino ad azzerarsi del tutto e a trasformarsi in un costo secco. La permanenza di libri invenduti e fuori mercato impedisce al libraio di utilizzare quegli stessi spazi per mettere in circolo libri nuovi, che hanno qualche possibilità di successo, quindi lo obbliga a rinunciare a un potenziale profitto continuando a pagare l’affitto. Smaltire le scorte di magazzino diventa essenziale per la sopravvivenza, ma lo smaltimento genera a sua volta una piccola economia laterale a cui, data la situazione, non si può rinunciare. Chi vende libri su eBay in genere è un libraio che utilizza Internet come una discarica per liberarsi dalle giacenze di magazzino senza pagare il macero e contemporaneamente come un canale attraverso cui raggiungere nuovi clienti altrimenti invisibili.
A gestire la vendita online non sono soltanto venditori di libri usati, ma anche, e sempre più spesso, librerie di novità che con Internet allargano il proprio catalogo e si liberano di libri che non venderanno mai, sostituendoli, via via, con altri titoli che potrebbero avere un valore. Libreria fisica e libreria online si supportano e completano a vicenda. La libreria Mercurio di Palermo da qualche anno ha inaugurato una sezione di usato e un servizio di vendita online su eBay e Amazon grazie a cui ogni mese vende circa 200 «pezzi», quindi libri singoli o stock. Il signor Mercurio, proprietario della libreria, dice che il settore dell’usato serve a incuriosire nuovi clienti, perché disporre di un catalogo più ampio, che va in profondità, offre un vantaggio rispetto alle grandi librerie che sono condannate a puntare solo sui bestseller e sulle novità. Su questo immenso deposito sparso, fatto di rimanenze e scarti di magazzino, si innestano i libri portati dai privati che se ne vogliono sbarazzare per sgomberare una casa in seguito alla morte di un genitore, oppure a un divorzio o, semplicemente, per fare spazio a una ristrutturazione. Sono biblioteche intere, costruite in decenni, che spesso contengono libri che hanno una storia. Per dire, Esplosione di un impero di Carrèere d’Encausse, il primo libro pubblicato da e/o nel 1979 lo si trova qui, a 10 euro. «Abbiamo messo in vetrina il cartello “Compriamo libri” e la gente arriva», spiega Mercurio, «uno degli ultimi è stato il principe di Orioles di Castelforte, che ci ha venduto la biblioteca di famiglia».
L’acquisto dai privati è all’ingrosso, la vendita su eBay spesso anche. In mezzo, però, c’è il filtro del libraio che trattiene i libri di cui intuisce un valore e rivende il resto in stock. Un venditore di eBay che ci ha risposto alla sola condizione di rimanere anonimo, spiega il meccanismo così: «Il mercato dell’usato in Italia, per la crisi, sta divenendo una manna per i librai che trovano un margine di guadagno superiore rispetto alla vendita del nuovo. Personalmente, nei pacchi inserisco libri fuori mercato, oppure con basse probabilità di vendita, che non giustificano il costo di occupazione del magazzino. Le faccio un esempio con numeri alla mano: io vendo 30 libri a 8 euro, per recuperare un minimo, l’acquirente compra perché spera che nel pacco ce ne siano almeno un paio rivendibili a 40 euro, cosa che succede quasi sempre. I restanti li rivenderà in un altro pacco o nei mercatini e bancarelle, e la giostra ricomincia». È un’economia che gira su se stessa e che, lentamente, smaltisce i libri senza valore nel tentativo di recuperare, e mettere a frutto, quelli che un mercato potrebbero averlo.
Curiosamente il valore di un libro usato varia a seconda che venga venduto in libreria o su Internet. Ci sono titoli che in libreria non hanno mercato e che su Internet sono ricercati. O viceversa. Giulia Gruppioni del Mercatino del libro di Ferrara, molto attivo su eBay, dice: «I bestseller non hanno speranza. Bruno Vespa non lo vendi neanche regalato, poverino. E neppure Enzo Biagi, Alberto Bevilacqua o Federico Moccia. I libri che resistono sono quelli che hanno venduto meno come novità». Neanche quelli americani più recenti? «No, poverini. Dan Brown, Ken Follett, Patricia Cornwell e Clive Cusserl su eBay non li carico neanche più, non ne vale la pena. Poi capita, come mi è successo qualche tempo fa, che mi chiami il proprietario di un albergo di Roma per chiedere 4 mila libri per arredare le camere. Dovevano essere in buone condizioni, mi ha detto, ma non di valore, “altrimenti i clienti me li rubano”. Glieli ho messi a 25 centesimi l’uno, e in una volta sola mi sono liberato di interi scatoloni di Vespa, Gervaso e Montanelli».
Se i bestseller non hanno speranza, quali sono i libri che hanno mercato su eBay? «Dipende, la prima edizione di Ragazzi di vita di Pasolini in libreria la puoi vendere anche a 20 euro, ma su eBay non la compra nessuno. Bisogna controllare: se un libro c’è già vale poco, ma se manca, allora ha buone possibilità. Qualche mese fa ho caricato a 5 euro l’ultimo volume della saga di Angelica di Anne e Serge Golon, Angelica, la fortezza del cuore, perché ne ho una scorta in magazzino. Be’, dopo cinque minuti l’avevo venduto. Così, mi sono fatta furba e ho alzato il prezzo… 20 euro… e dopo un secondo qualcun altro l’ha comprato… Alla fine li ho messi in vendita a 50 euro e sono andati via come il pane. È stata una festa».