Il grande successo di Boiler Room
Una serie di concerti di musica elettronica trasmessi in streaming raccoglie milioni di visualizzazioni grazie a una certa aura "underground" e l'esclusività dei suoi eventi dal vivo
Negli ultimi mesi nell’ambiente della musica elettronica sta avendo un grande successo Boiler Room, una serie di concerti o DJ set di famosissimi DJ suonati davanti a poche decine di persone e trasmessi gratuitamente in streaming. I concerti di musica in streaming non sono di per sé una cosa nuova, ma quelli di Boiler Room sono speciali perché sono una specie di “evento” sia per chi partecipa dal vivo – le serate sono spesso su inviti, in posti resi noti solo pochi giorni prima – sia per chi le guarda in diretta, dato che assiste gratis a un DJ set di un DJ spesso molto bravo. Un’altra delle particolarità di Boiler Room è il modo in cui vengono ripresi i concerti: c’è una telecamera fissa che inquadra il DJ, che sta al centro della scena e dà le spalle ai pochi che ballano dietro di lui. In questo modo chi segue lo streaming assiste al DJ set da una posizione privilegiata, come fosse a pochi metri dal DJ.
Boiler Room è nato nel 2010 da un’idea di Blaise Bellville, che allora lavorava come direttore della rivista indipendente britannica Platform. Bellville ha raccontato che stava cercando di trasformare un magazzino londinese in uno studio di registrazione, quando dentro al magazzino si è imbattuto nella stanza che conteneva la caldaia (boiler, in inglese). Racconta lo stesso Bellville: «Era fighissima. Ho spostato lì la mia consolle, ho comprato una piattaforma scrausa per i CD. Il piano era registrare una volta la settimana. Ho realizzato che potevo anche filmarmi con una telecamera e trasmettere il tutto in diretta. Era come un pigiama party».
Nel 2011 Boiler Room aveva già decine di migliaia di spettatori che seguivano i concerti dal vivo; negli anni successivi ha tenuto concerti in posti particolari di varie città al mondo, spesso in collaborazione con note aziende. L’11 giugno 2015 per esempio si è tenuto un DJ set di Boiler Room a Milano, in collaborazione con Ray-Ban: si è tenuto nei locali di ExBazzi, uno spazio espositivo utilizzato anche durante il Fuorisalone, e i circa 500 spettatori hanno saputo chi suonava e dove si sarebbe tenuto il DJ set solamente pochi giorni prima (qui si può vedere il video integrale della serata).
Il tipo di musica suonato durante un evento di Boiler Room è prevalentemente elettronica, anche se spesso di nicchia o un po’ alternativa (il sottotitolo del loro sito è “la casa della musica underground”). Bellville ha raccontato che il primo tentativo di Boiler Room di tenere un concerto di un nome grossissimo della musica elettronica fu un fallimento: nel 2011 fecero fare un DJ set a Diplo, celebre DJ americano che negli anni ha collaborato fra gli altri con Shakira e Snoop Dogg, ma andò malissimo. Racconta Bellville:
«Diplo ha suonato il set peggiore di sempre. Non ci ha proprio capiti: ha tenuto praticamente un concerto di dubstep scadente. È un grande DJ, ma pensava di essere a Las Vegas. Cose del genere hanno provocato delle reazioni online che ci hanno aiutato a trovare il nostro profilo. Ha permesso alla gente di dire: “noi tutti pensiamo che sia stata una merda”. È stato un punto fondamentale: ci stavamo chiedendo come espanderci, e abbiamo realizzato che diventare commerciali non faceva per noi. Ai nostri fan piace la musica underground, e quindi siamo andati in quella direzione».
A oggi Boiler Room ha organizzato un centinaio di concerti: quelli nuovi vanno benissimo e quelli vecchi hanno centinaia di migliaia di visualizzazioni su YouTube. Il più visto in assoluto è quello del DJ e produttore discografico britannico Carl Cox, che a oggi ha 10 milioni e 700mila visualizzazioni.
Da qualche tempo a Boiler Room hanno anche iniziato a sperimentare un po’: a partire dalla fine del 2014 è iniziata una serie di concerti di musica classica suonati dalla London Contemporary Orchestra e diretti dal chitarrista dei Radiohead Jonny Greenwood. Pochi giorni fa durante un evento a Boiler Room hanno suonato il batterista australiano Will Guthrie e il percussionista-chitarrista Oren Ambarchi.