10 cose su Mark Twain
Il grande scrittore e umorista, inventore di Tom Sawyer e Huckleberry Finn, nacque esattamente 180 anni fa
Mark Twain nacque il 30 novembre di 180 anni fa a Florida nel Missouri, è stato uno dei più importanti scrittori del suo tempo e ancora oggi i suoi scritti e i suoi aforismi sono citatissimi. Dopo avere cambiato molti lavori ed essere stato pilota dei battelli a vapore sul Mississippi, Twain iniziò a scrivere racconti umoristici e poi articoli con cui criticava in modo tagliente le ipocrisie e le violenze della società. Ottenne grande successo con i suoi romanzi per ragazzi con Tom Sawyer e Huckleberry Finn come protagonisti, ambientati proprio lungo il Mississippi. È considerato tra i più grandi scrittori e pensatori nella storia della letteratura statunitense.
1. Mark Twain in realtà si chiamava Samuel Langhorne Clemens, e nel corso della sua vita utilizzò diversi altri pseudonimi. Si firmò anche come “Josh” e utilizzò il nome “Thomas Jefferson Snodgrass”. Scelse “Mark Twain” ispirandosi al periodo in cui aveva lavorato sui battelli a vapore del Mississippi: “Mark” indica i segni per misurare la profondità dell’acqua, oltre a essere un nome proprio, mentre “Twain” è la forma arcaica del termine inglese “two”, “due”. Quando a bordo un membro dell’equipaggio urlava “by the mark twain” significava che secondo la tacca (“mark”), la profondità era due braccia (3,7 metri).
2. Twain lasciò la scuola dopo avere finito la quinta elementare, a 12 anni, e iniziò a lavorare come apprendista presso una stamperia ad Hannibal, una città portuale sul Mississippi nel Missouri. St. Petersburg, la città in cui sono ambientati i libri Le avventure di Tom Sawyer e Le avventure di Huckleberry Finn, è ispirata ad Hannibal, dove all’epoca la schiavitù era ancora legale. Twain lavorò come pilota dei battelli sul Mississippi, un lavoro molto ambito dai giovani del posto per lo stipendio sicuro e alcuni privilegi. Convinse il fratello Henry a lavorare con lui, ma morì nell’esplosione del battello a vapore Pennsylvania: Mark Twain visse per sempre con il rimorso di averlo coinvolto.
3. Oltre a fare il tipografo e poi il pilota di battelli, Twain lavorò come minatore, quando a partire dal 1861 intraprese un viaggio con il fratello Orion che lo portò nel Nevada. Il lavoro in miniera non gli piaceva, lo abbandonò e iniziò a collaborare con il giornale di Virginia City, dove per la prima volta si firmò come Mark Twain: era il 1863. Viaggiò in diversi altri stati dell’Ovest in quegli anni, raccogliendo impressioni e materiali che avrebbero poi ispirato In cerca di guai (1872).
4. Mark Twain conobbe il suo futuro cognato durante un viaggio nel Mediterraneo: Charles Langdon gli mostrò una foto della sorella Olivia, a Twain piacque molto e iniziò una corrispondenza con lei. Olivia Langdon rifiutò la prima proposta di matrimonio, ma un paio di mesi dopo ci ripensò e i due si fidanzarono. Si sposarono nel 1870 nello Stato di New York, ebbero tre figlie e il loro matrimonio durò per 34 anni, fino alla morte di Olivia nel 1904.
5. L’inventore e fisico serbo (poi naturalizzato statunitense) Nikola Tesla era uno stretto amico di Twain, che spesso trascorreva del tempo nel suo laboratorio al 35 South della Fifth Avenue di New York. Mark Twain era molto interessato alla tecnologia e alle nuove invenzioni. Si racconta che nel 1895 fosse stato invitato a posare per una foto illuminata con luce artificiale, ottenuta da un dispositivo per la fosforescenza chiamato tubo di Crookes. Il negativo della fotografia risultò rovinato e Tesla lo scartò. Solo in seguito capì di essere arrivato a un passo dalla scoperta dei raggi X: lo scienziato tedesco Wilhelm Röntgen annunciò di averli scoperti proprio grazie al tubo di Crookes.
6. Twain non ebbe molta fortuna con gli affari. Investì buona parte dei suoi averi, circa 300mila dollari (l’equivalente di quasi 6 milioni di dollari attuali), nel compositore tipografico Paige, un macchinario che in teoria avrebbe dovuto automatizzare la preparazione delle forme di stampa, ma che non funzionò mai a dovere. Ne furono costruiti solo due esemplari e non ebbero il successo sperato. Twain aveva puntato moltissimo su questa invenzione che divenne la principale causa dei suoi problemi finanziari: secondo diversi critici i suoi problemi con i soldi influirono sulla produzione meno brillante e umoristica dei suoi ultimi anni. Grazie ad alcuni amici facoltosi e a un lungo tour di conferenze in giro per il mondo, riuscì a recuperare e a ripagare i debiti.
7. Nel 1909 Twain disse di essere nato nel 1835, lo stesso anno del passaggio della cometa di Halley: “Tornerà il prossimo anno e mi aspetto di andarmene con lei. Sarebbe il più grande dispiacere della mia vita se non potessi uscire di scena con la cometa di Halley. Lo ha stabilito l’Onnipotente: “Ecco questi due tipi strambi: sono arrivati insieme, devono andarsene insieme”. Mark Twain morì il 21 aprile del 1910, il giorno dopo il passaggio ravvicinato della cometa alla Terra.
8. Tra l’infinità di cose scritte, i romanzi Le avventure di Tom Sawyer (1876) e Le avventure di Huckleberry Finn (1884) sono i testi più conosciuti di Twain. Il personaggio di Tom Sawyer è ispirato all’infanzia di Twain e a due suoi compagni di classe, mentre Huckleberry Finn è ispirato all’amico d’infanzia Tom Blankeship. L’ambientazione è precedente di poco all’inizio della Guerra di secessione: i romanzi raccontano la vita irrequieta di Tom, che vive con la zia Polly che lo ha adottato dopo la morte dei suoi genitori e a cui non dà mai retta. Il secondo libro è idealmente la prosecuzione del primo ed è centrato su Huckbleberry Finn e sul suo lungo viaggio insieme a uno schiavo nero sul Mississippi, a bordo di una zattera. I due libri sono stati la fonte di ispirazione di film, cartoni animati, fumetti, racconti e moltissimi altri adattamenti e sono ancora oggi considerati tra le migliori letture per ragazzi mai scritte da un autore statunitense.
9. Mark Twain fu un convinto sostenitore dell’abolizione della schiavitù: commentò il Proclama di emancipazione (1862-63) di Abraham Lincoln dicendo che non solo ebbe il merito di “rendere liberi gli schiavi neri, ma di rendere libero anche l’uomo bianco”. Sui nativi d’America corresse le sue posizioni nel corso degli anni, passando da affermazioni molto dure a scritti dove ne parlava positivamente. Twain fu anche un sostenitore dei diritti delle donne e della necessità di estendere a loro il diritto al voto. Era religioso e credeva in un “Dio onnipotente”, mentre con l’età si distanziò fino a non riconoscere “alcun messaggio, scritture sacre come la Bibbia, concetti come la Provvidenza o il contrappasso nella vita ultraterrena”.
10. Se si parla di Mark Twain è impossibile non pensare all’infinità di suoi aforismi e citazioni che sono stati messi insieme a partire dai suoi scritti: ce ne sono a centinaia e di ogni tipo e sui temi più disparati.
• Il sapone e l’istruzione non hanno effetti rapidi come un massacro, ma a lungo andare sono più micidiali.
• Un uomo con un’idea è un matto, finché quell’idea non ha successo.
• Se non riuscite a ottenere un complimento in nessun altro modo, pagatelo.
• La prima cosa che un missionario insegna al selvaggio è l’indecenza.
• Il banchiere è un uomo che ti presta l’ombrello quando c’è il sole e lo riprende quando inizia a piovere.
• Da trent’anni gli astronomi cristiani sanno che la loro divinità ha creato la Terra, ma non le stelle, in quei fatidici sei giorni, ma l’astronomo cristiano non entra nei particolari, né lo fa il prete.
• Non sarebbe un bene se la pensassimo tutti nello stesso modo; è la divergenza di opinioni che rende possibili le corse dei cavalli.
• Se siete arrabbiati, contate fino a quattro. Se siete molto arrabbiati, bestemmiate.
Bonus
Nei parchi a tema Disney il battello a vapore che fa il giro del lago che di solito si trova nell’area dedicata alla Frontiera americana si chiama Mark Twain. In due episodi di Star Trek: The Next Generation del 1992 compare un personaggio ispirato alla vita di Mark Twain, in seguito all’apertura di un varco spazio-temporale che porta l’equipaggio dell’Enterprise nella San Francisco del 1893.