Stasera cinema?
Sono usciti il nuovo della Pixar, un horror del regista di "Il sesto senso" e un paio di interessanti film italiani, tra le altre cose
Negli ultimi giorni di novembre nei cinema italiani escono più di dieci nuovi film. Il film che sarà disponibile in più sale – e quello che si pensa guadagnerà di più – è Il viaggio di Arlo, il film d’animazione prodotto dalla Pixar: il protagonista è un dinosauro che si trova a vivere sulla Terra insieme a degli esseri umani, e a dover fare un viaggio con uno di loro. Un altro film che si pensa andrà molto bene è The Visit, il nuovo horror del regista di The Sixth Sense – Il sesto senso, film del 1999 con Bruce Willis. Da giovedì 26 novembre c’è anche A Bigger Splash, un film del regista italiano Luca Guadagnino: è ambientato a Pantelleria e ha un cast internazionale, con Ralph Fiennes e Tilda Swinton. Negli ultimi giorni sono usciti anche un film di cucina con Bradley Cooper, una commedia con Valerio Mastandrea (diretta da Gianni Zanasi) e la commedia Dio esiste e vive a Bruxelles.
Il viaggio di Arlo
È il secondo film Pixar del 2015, dopo Inside Out; il regista è Peter Schon, che nel 2009 ha diretto il corto d’animazione Parzialmente nuvoloso. Il protagonista è Arlo, un apatosauro (un dinosauro realmente esistito). La premessa è che circa 65 milioni di anni fa la Terra non sia stata colpita da alcun meteorite e i dinosauri non si siano estinti: nel mondo immaginato dal film, i dinosauri vivono sulla Terra insieme agli esseri umani: Arlo fa un viaggio con uno di loro, un bambino di nome Spot. Su IMDB il voto medio degli utenti è di 7,5 su 10, i giudizi dei critici cinematografici sono invece in genere un po’ più bassi. Su MyMovies Paola Casella scrive che «Il viaggio di Arlo non è il cartone animato più riuscito della Pixar, ma è certamente uno dei più insoliti».
– Prima o dopo il film: nei cinema i film Pixar sono preceduti da un cortometraggio animato, sempre della Pixar. In questo caso il corto si chiama Il super team di Sanjay. Per vederlo basta arrivare in tempo al cinema. Per saperne qualcosa di più – prima o dopo – se ne può leggere sul Post: ll protagonista è Sanjay, un bambino statunitense la cui famiglia è indiana e di religione hindu. Sanjay è affascinato dai supereroi statunitensi ed è invece molto annoiato dalle tradizioni hindu. Mentre il padre pratica la meditazione, Sanjay gioca con i giocattoli dei supereroi.
The Visit
È un film horror statunitense, diretto M. Night Shyamalan, il regista di The Village e The Sixth Sense – Il sesto senso. Tra i produttori c’è Jason Blum, che negli ultimi anni ha prodotto Paranormal Activity e i suoi seguiti. Il film parla di una sorella e un fratello – Becca e Tyler – che vanno a stare a casa dei nonni, in una fattoria della Pennsylvania. Tutto sembra andare bene, fino a quando tutto inizia ad andare male: nella fattoria succedono cose strane, che Becca e Tyler non riescono a capire. Per Becca e Tyler ci sono tre regole nella fattoria: divertirsi, mangiare quanto si vuole e non uscire dopo le 21.30. I due infrangeranno la terza regola. Un po’ come The Village, il nuovo film di Shyamalan si muove molto sull’angoscia e sulla paura dell’ignoto, più che sulle più tradizionali caratteristiche del cinema horror. Il film, così come i Paranormal Activity, è costato piuttosto poco: meno di cinque milioni di euro. Ne ha finora incassati già più di 90 milioni, 25 nel suo primo weekend nei cinema statunitensi.
– Prima o dopo il film: in The Visit, quando va dai nonni Becca ha con se una videocamera. Quando un film è fatto con immagini amatoriale, che – nella realtà o nella finzione – vengono “ritrovate” da qualcuno, si parla di “found footage” (“filmati ritrovati”). Il più famoso caso di finto found footage è The Blair Witch Project – Il mistero della strega di Blair, film uscito nel 1999, lo stesso anno di The Sixth Sense – Il sesto senso.
Dio esiste e vive a Bruxelles
È una commedia co-prodotta da Francia, Belgio e Lussemburgo e diretta dal regista belga Jaco Van Dormael. Il titolo originale è Le tout nouveau testament, “un nuovo, Nuovo Testamento”. Il titolo italiano è invece la sintesi del punto di partenza del film: Dio è vivo, tra noi, e ha casa a Bruxelles, in Belgio. Il Dio del film – interpretato da Benoît Poelvoorde – ha una moglie e una figlia. Il figlio è invece scappato anni prima. Poelvoorde interpreta un Dio egoista e permaloso, che seduto davanti a un computer decide le sorti dell’umanità. La figlia di Dio manda però a tutti gli umani un SMS che comunica a ognuno di loro quando morirà, con le comprensibili conseguenze. Su Repubblica Paolo D’Agostini definisce il film «una favola piuttosto nera e anche un po’ sentimentale».
– Prima o dopo il film: in Dio esiste e vive a Bruxelles c’è anche l’attrice francese Catherine Deneuve, che interpreta una donna a cui – per farla breve – capita di innamorarsi di un gorilla. L’episodio è una chiara citazione del film del 1986 Max amore mio: anche lì succede che una donna si innamori di uno scimpanzé.
Il sapore del successo
È una commedia di John Wells – quello di I segreti di Osage County – con Bradley Cooper, Sienna Miller, Daniel Brühl e, in un ruolo minore, Riccardo Scamarcio. Cooper interpreta un noto cuoco a cui le cose iniziano ad andare male e che prova a riprendersi fama e successo cercando di aprire un nuovo ristorante e conquistare la terza stella Michelin. Il produttore esecutivo del film è lo chef Gordon Ramsey. Non si dicono grandi cose su Il sapore del successo, che arriva dopo molti altri simili film sul mondo degli chef. Una delle migliori recensioni del film, quella del New York Observer, dice che è «ben recitato e vagamente divertente». Su The Wrap il critico cinematografico
– Prima o dopo il film: è da circa dieci anni che si pensa a questo film. All’inizio si era per esempio parlato di David Fincher alla regia e Keanu Reeves nel ruolo principale. Nel 2007 il film era finito nella cosiddetta Black List di Hollywood, una lista annuale delle migliori sceneggiature non ancora diventate film. Il sapore del successo (il titolo originale è Burnt) avrebbe dovuto avere un titolo diverso: Chef. Non si chiama così perché nel frattempo, nel 2014, è uscito un altro film con questo titolo (in Italia il titolo è Chef – La ricetta perfetta). Un buon motivo per guardarlo, o riguardarlo.
La felicità è un sistema complesso
È un film di Gianni Zanasi, con Valerio Mastandrea, Hadas Yaron e Giuseppe Battiston. Mastandrea interpreta Enrico Giusti, il cui lavoro consiste nel prendere aziende in crisi e farle ripartire, “tagliando” le necessarie teste. Giusti non è un personaggio con una grande morale: succede però che le persone che incontra in una delle aziende di cui si occupa e altri eventi della sua vita lo portino a riflettere sul suo lavoro e sul suo modo di affrontarlo. Su MyMovies Marzia Gandolfi parla del film come di una «commedia esistenziale imprevedibile e scompaginata».
– Prima o dopo il film: nel 2009 è uscito un film statunitense in cui George Clooney interpreta un ruolo per certi versi simile a quello di Mastandrea in La felicità è un sistema complesso. Si chiama Tra le nuvole, e l’ha diretto Jason Reitman, il regista di Juno.
A Bigger Splash
È un film italo-francese del regista italiano Luca Guadagnino e nel cast ci sono Tilda Swinton, Ralph Fiennes e Dakota Johnson. Swinton interpreta Marianne Lane, una rockstar che dopo un’operazione alle corde vocali va in vacanza a Pantelleria, insieme al fidanzato. Lì incontra un produttore discografico e suo ex compagno – interpretato da Fiennes. Il produttore discografico è sull’isola con sua figlia (Dakota Johnson) e l’incontro tra i quattro crea tensioni e problemi, sempre più gravi. Il film finora non è piaciuto molto al pubblico (6,2 su 10, su IMDB) ma ha ricevuto alcune buone recensioni dai critici. Peter Bradshaw, noto critico del Guardian, ha scritto che A Bigger Splash è un «cocktail di intense emozioni, paesaggi eccezionali e svolte inaspettate. Un vero piacere».
– Prima o dopo il film: A Bigger Splash è un remake di La piscina, un film del 1969 di Jacques Deray e con Alain Delon, Romy Schneider, Jane Birkin e Maurice Ronet.
Il Mago – L’incredibile vita di Orson Welles
È un documentario di Chuck Workman – il regista di Superstar: The Life and Times of Andy Warhol – sulla vita e sui film di Orson Welles, nato nel 1915 – 100 anni fa – e morto nel 1985, 30 anni fa. Esce nei cinema lunedì 30 novembre.
– Prima o dopo il film: per il centenario dalla nascita di Welles, Luca Sofri ha spiegato sul Post quanto era grande Orson Welles. Un’ottima lettura dopo il film, o un ottimo motivo per farsi venire voglia di andarlo a vedere.
Per quelli che non sono andati al cinema nelle ultime settimane, restano nelle sale alcuni importanti film, di cui si è molto parlato.
– Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte II: è il quarto e ultimo film tratto dalla trilogia di Hunger Games, i romanzi scritti da Suzanne Collins. Il regista è Francis Lawrence, lo stesso dei due precedenti Hunger Games, e nel cast ci sono molti bravi attori: i giovani Jennifer Lawrence (non è parente del regista), Josh Hutcherson, Liam Hemsworth e i meno giovani – e famosi da più tempo – Donald Sutherland, Julianne Moore, Stanley Tucci, Woody Harrelson e Philip Seymour Hoffman, morto nel 2014. È difficile che qualcuno che voglia andare a vedere l’ultimo Hunger Games non ne conosca la storia e il mondo post-apocalittico in cui è ambientato. Se così fosse, o se chi ha visto i precedenti ha bisogno di un ripasso per rinfrescarsi la memoria, abbiamo messo insieme tutte le cose che da sapere – o da ricordarsi – prima di andare a vedere Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte II.
– Spectre – 007: è il 24esimo film della saga di James Bond, il secondo diretto dal regista britannico Sam Mendes – già regista di Skyfall – e il quarto in cui l’agente 007 è interpretato da Daniel Craig, che è già stato James Bond in Casino Royale, Quantum of Solace e Skyfall. La S.P.E.C.T.R.E. (acronimo di Special Executive for Counter-intelligence, Terrorism, Revenge and Extortion) è un’organizzazione criminale specializzata in contro-spionaggio, terrorismo, ritorsioni ed estorsioni: è presente nei primi film della saga di James Bond ed è per esempio quella contro cui deve scontrarsi Bond in Agente 007 – Licenza di uccidere, il primo film della saga. Skyfall era piaciuto molto: il secondo Bond di Mendes sembra stia convincendo meno i critici, ma sta comunque piacendo agli spettatori: sul sito IMDB ha ricevuto un voto medio di 7,5 su 10.
– Snoopy and Friends – Il film dei Peanuts: è nato da un’idea di Craig, figlio di Charles M. Schulz morto nel 2000. Craig propose a suo figlio Bryan, sceneggiatore, di scrivere storia e testi del film. Per la regia fu scelto Steve Martino, il regista di L’era glaciale 4 – Continenti alla deriva e di Ortone e il mondo dei Chi, film d’animazione del 2008, tratto da un omonimo libro illustrato. Gli Schultz hanno spiegato di avere scelto Martino proprio per aver apprezzato il modo in cui ha trasformato quel libro in un film.
Per quelli a cui Star Wars piace proprio tanto: qui al Post abbiamo messo insieme tutti i migliori trailer di Star Wars: Il risveglio della Forza, che uscirà nei cinema italiani il 16 dicembre. Prima o dopo aver visto i trailer si possono anche riguardare tutti i film finora usciti. Luca Misculin ha spiegato sul Post le tre scuole di pensiero sull’ordine in cui guardare i sei Star Wars.