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  • Giovedì 26 novembre 2015

I treni garantiti e gli orari per lo sciopero dei treni di venerdì 27 novembre

I sindacati che lo hanno organizzato e le altre cose da sapere

(ANSA / MATTEO BAZZI)
(ANSA / MATTEO BAZZI)

Giovedì 26 novembre alle 21.00 è iniziato uno sciopero nazionale del trasporto ferroviario. I sindacati che hanno organizzato lo sciopero sono CAT, CUB Trasporti e USB Lavoro Privato: vi possono aderire i dipendenti di Trenitalia, compresi quelli del settore Cargo, e quelli di Trenord. I dipendenti di NTV, la società che gestisce i treni Italo, non risultano aderenti allo sciopero tuttavia sul sito è stato pubblicato un elenco dei treni garantiti di oggi e domani. Lo sciopero continuerà fino alle 18.00 di venerdì 27 novembre, di seguito potete trovare l’elenco dei treni garantiti di Italo, quelli Trenord e quelli Trenitalia, oltre alle informazioni sull’offerta regionale.

I treni garantiti di Trenitalia e Trenord

Tutte le frecce effettueranno servizio regolare, è scritto sul sito di Trenitalia. Per i treni regionali c’è una fascia di garanzia per i pendolari, dalle 6 alle 9 del mattino. L’altra fascia di garanzia sarebbe quella dalle 18 alle 21, ma lo sciopero sarà comunque terminato per quell’ora venerdì e non sarà ancora iniziato giovedì. Sono garantiti i treni partiti entro le 21 con arrivo a destinazione entro le 22.Qui si possono consultare le modifiche all’offerta dei treni regionali. Qui invece l’elenco dei treni garantiti di Trenord, che comunica che potrebbe essere coinvolto anche il servizio di collegamento da Milano all’aeroporto di Malpensa, Malpensa Express, ma sarà attivato un bus sostitutivo con partenza dalla stazione di Cadorna.

I treni garantiti di Italo

Ntv precisa che anche per i treni Italo nell’elenco non contrassegnati da “garantito” si prevede un normale svolgimento del servizio.

Le motivazioni dello sciopero

Lo sciopero è stato organizzato per protestare contro «i progetti di privatizzazione, svendita e smembramento del comparto FS» si legge nelcomunicato di Cub Trasporti e Cat, «per la sicurezza del lavoro», «contro la riforma pensionistica Fornero» e «contro il vergognoso Testo Unico sulla Rappresentanza». Sul sito di USB invece è scritto che «il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera alla svendita del 40% del gruppo FS. Non convincono le rassicurazioni elargite dal Ministro Delrio sul fatto che la maggioranza rimarrà nelle salde mani di questo governo:  forte il rischio dell’ennesimo affare speculativo su un impianto strategico del nostro Paese, regalato a imprenditori nostrani o stranieri».