Il Daily Mail ha pagato 50 mila euro per un video degli attacchi a Parigi?
Secondo una tv francese il video dei terroristi in una pizzeria di Parigi è stato venduto dal proprietario del locale, nonostante la polizia l'avesse crittografato
In Francia e nel Regno Unito si sta discutendo della possibilità che il tabloid britannico Daily Mail abbia pagato 50 mila euro per ottenere un video degli attentati terroristici di Parigi che era stato crittografato dalla polizia francese per evitare che venisse reso pubblico. Il video – ripreso da moltissime altre testate internazionali, compreso il Post, prima di sapere che la polizia ne volesse evitare la diffusione – mostrava l’interno della pizzeria Casa Nostra di Parigi, dove la sera degli attentati terroristici sono state uccise cinque persone. Si vedevano ragazze sedute ai tavoli, l’arrivo del terrorista, il panico e poi l’arma dell’attentatore che si inceppava durante la sparatoria.
Il filmato della telecamera a circuito chiuso era stato messo online dal Daily Mail il 18 novembre dicendo che si trattava di un documento esclusivo, ma senza alcuna spiegazione su come fosse stato ottenuto. I fotogrammi erano stati pubblicati anche sul giornale di carta; il Guardian era stato tra i primi giornali a riprenderlo e pubblicarlo.
Giorni dopo la pubblicazione del Daily Mail, Le Petit Journal, trasmissione francese di Canal +, aveva raccontato in uno dei suoi servizi che il filmato era stato venduto dal proprietario della pizzeria al tabloid per 50 mila euro. Il proprietario, Dmitri Mohamadi, aveva però negato questa versione in una successiva intervista a Nice Matin, dicendo che non aveva “toccato” il denaro e accusando un suo dipendente, senza nominarlo.
Nella sua edizione di lunedì 23 novembre, Le Petit Journal ha raccontato che dei giornalisti del Daily Mail avevano negoziato l’acquisto del video appena 24 ore dopo gli attacchi, partendo da una cifra di 12 mila euro che nel giro di dodici ore è arrivata a 50 mila. Il giornalista indipendente Djaffer Ait Aoudia ha scoperto l’operazione mentre raccontava la storia del proprietario di Casa Nostra, il giorno dopo l’attacco: «Abbiamo visto arrivare dei giornalisti britannici che stavano cercando di contrattare l’acquisto delle immagini», ha spiegato. I giornalisti del Daily Mail avevano espresso il loro interesse per questo video, che però era stato crittografato dagli investigatori. Era necessario un codice per recuperarlo. Il proprietario della pizzeria aveva mostrato il video sul suo telefonino e aveva spiegato che stava per arrivare un suo «amico» esperto di informatica che sarebbe stato in grado di rendere accessibili i filmati. L’informatico è riuscito rendere visibile il video, permettendo al Daily Mail di ottenerlo. Djaffer Ait Aoudia è riuscito a filmare la scena della trattativa e della transazione con una telecamera nascosta. Il Daily Mail, secondo Le Petit Journal, ha poi preteso la distruzione dell’hard disk, per garantire l’esclusività delle immagini: sarebbe infatti stato impossibile firmare un contratto.
In una successiva mail, il tabloid britannico si è difeso dicendo: «Non c’è nulla di controverso nell’acquisizione da parte del Daily Mail di questo video: è stato ottenuto in un contesto di forte concorrenza tra media francesi e internazionali e fornisce un punto di vista essenziale» sugli attacchi. Non è stata fatta alcuna precisazione sulle circostanze che hanno portato il giornale ad aver ottenuto quel video.
(Il servizio di Le Petit Journal sul Daily Mail, dal minuto 16)