La balla di Donald Trump sui musulmani americani che festeggiarono l’11 settembre
L'ha ripetuta diverse volte negli ultimi giorni dopo gli attentati di Parigi, venendo smentito dai giornalisti e dalla polizia
Sabato 20 novembre, durante un comizio in Alabama, il candidato Repubblicano alle presidenziali statunitensi Donald Trump ha parlato anche della questione dell’Islam e degli attentati a Parigi del 13 novembre. A un certo punto, per dare un’idea delle dimensioni del problema della convivenza coi musulmani, Trump ha detto di ricordarsi che “migliaia e migliaia” di persone in New Jersey avevano festeggiato gli attentati dell’11 settembre 2001 contro le Torri Gemelle.
Hey, io stavo guardando il World Trade Center quando è crollato. E ho visto a Jersey City, in New Jersey, migliaia e migliaia di persone che festeggiavano mentre crollavano gli edifici. Migliaia di persone che festeggiavano. Quindi qualcosa sta succedendo. Dobbiamo capire cosa.
In molti hanno fatto notare a Trump che non esistono notizie o testimonianze su migliaia persone che in New Jersey, o altre parti degli Stati Uniti, festeggiassero l’11 settembre e la caduta delle Torri Gemelle. Trump ha però ribadito la sua affermazione qualche giorno dopo, durante un altro comizio, cambiando qualche dettaglio del suo racconto ma aggiungendone altri. Nel nuovo racconto di Trump le persone che festeggiarono l’11 settembre non sono più migliaia ma “un numero discretamente grande”; Trump ha aggiunto di averle viste in televisione e di averne letto sui giornali e su internet.
https://www.youtube.com/watch?time_continue=98&v=ahfN63zja3A
Diversi giornalisti hanno cercato immagini e articoli sui festeggiamenti dopo l’11 settembre, trovando solo filmati di persone che festeggiavano in Palestina e tre righe in un articolo del Washington Post in cui si parla di alcuni arresti di poche persone accusate di aver festeggiato l’11 settembre 2001. Buzzfeed ha fatto notare che, anche dopo la grande attenzione ottenuta dalle dichiarazioni di Trump, nessuno sia riuscito a trovare video o foto di persone che festeggiavano l’11 settembre in New Jersey.
L’articolo del Washington Post trovato da Buzzfeed:
A Jersey City, a poche ore dal momento in cui due aerei si sono schiantati sul World Trade Center, la polizia ha arrestato e interrogato alcune persone che si dice fossero state viste festeggiare gli attacchi con piccole feste improvvisate mentre guardavano la devastazione dall’altro lato del fiume.
Nel suo secondo discorso, Trump ha anche parlato del fatto che i media stiano impazzendo su questa storia dei festeggiamenti per l’11 settembre e ha accusato molti giornalisti di essere disonesti, spiegando che centinaia di persone gli hanno scritto per dirgli che anche loro si ricordano di aver visto i festeggiamenti in New Jersey.
Discutendo della faccenda con il giornalista George Stephanopoulos, su ABC il 22 novembre, Trump ha avuto questo scambio di battute, riportato dal Washington Post:
STEPHANOPOULOS: “Sai che la polizia ha detto che non è successo e che quelle voci infondate girano su internet da diverso tempo, Hai fatto un errore ieri?”
TRUMP: “È successo, l’ho visto”
STEPHANOPOULOS: “Hai visto..”
TRUMP: “Era in televisione, l’ho visto”.
STEPHANOPOULOS: “…con i tuoi occhi?”
TRUMP: “George, è successo”
STEPHANOPOULOS: “La polizia dice che non è vero”
(Dal minuto 7.00)
Oltre ai giornalisti, anche il sindaco di Jersey City ha smentito le dichiarazioni di Trump:
Either @realDonaldTrump has memory issues or willfully distorts the truth, either of which should be concerning for the Republican Party
— Steven Fulop (@StevenFulop) November 22, 2015
1 thing for certain is #JerseyCity doesn't want to be part of the @realDonaldTrump hate campaign – we aren't about that
— Steven Fulop (@StevenFulop) November 22, 2015
Il Washington Post ha anche parlato con Jerry Speziale, il responsabile della polizia di Paterson, una città in New Jersey che online, su diversi siti complottisti e cospirazionisti, viene spesso associata ai presunti festeggiamenti di musulmani dopo l’11 settembre. Speziale ha detto: “è falso, è totalmente falso. È falso nel modo più assoluto. Non è mai successo. Non ci sono state bandiere bruciate e nessuno stava ballando”.