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Il vocabolario della moda italiana, alla Triennale

Un capo del marchio Vittorio Branchizio, della collezione autunno/inverno 2015-2016;
materiali: lana, imbottitura polipropilenica. Realizzato su macchina Shima Seiki, ogni parte viene calata separatamente e poi assemblata. L’esterno si presenta a intarsio di tre colori, l’interno tinta unita ed è reversibile
(©Adriano Russo)

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Il vocabolario della moda italiana, alla Triennale

L'abito "Eclipse" di Angelo Bratis, collezione autunno/inverno 2014-2015;
abito da sera asimmetrico tagliato in sbieco, foderato in georgette di seta nera
(©Bill Georgousis)

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Il vocabolario della moda italiana, alla Triennale

Sandalo “Spike” di Max Kibardin, della collezione primavera/estate 2012
Il sandalo di camoscio rosa è ricoperto da cristalli Swarovski di varie dimensioni e borchie in silicone rosa
(©Max Kibardin)

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Il vocabolario della moda italiana, alla Triennale

Abito “Persian Carpet Dress” del marchio Marios, per la collezione autunno/inverno 2013-2014
Abito ispirato ai tappeti persiani e realizzato a mano con la tecnica gobelin, in feltro di lana e filo di lana
(©Yosuke Demu)

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Il vocabolario della moda italiana, alla Triennale

Abito di Giuseppe di Morabito, collezione primavera/estate 2015
Abito bianco scollato con gonna sfondo piega e ricami a forma di arabeschi in duchesse di seta, crinolina inserita nella gonna, ricami a cordoncino con filo di seta e ricami di seta siliconata, pietre e rafia
(©Saverio Cardia)