Nella camera oscura di mio padre
Dopo la morte di suo padre, un fotografo ha ritrovato in un garage una scatola piena di suoi vecchi materiali e attrezzature fotografiche
Joseph O. Holmes è un fotografo nato nel 1954 e cresciuto in una piccola città industriale della Pennsylvania, dove suo padre Del gli insegnò a sviluppare e stampare fotografie nella piccola camera oscura che si era costruito in casa. A giugno del 2015, sette anni dopo la morte del padre, Holmes – che adesso vive a Brooklyn – ha deciso di sistemare l’attrezzatura e i materiali che si trovavano nella camera oscura della sua casa d’infanzia, per omaggiare suo padre e il luogo in cui ha scoperto “la magia della pellicola e della carta fotografica”.
Del Holmes faceva l’ingegnere ma aveva frequentato una scuola d’arte e per anni aveva coltivato la sua passione per la fotografia nel buio del suo laboratorio; negli anni Settanta, poi, aveva deciso di impacchettare tutto il materiale e, quasi vent’anni dopo, di darlo via o buttarlo, fino a quando suo figlio non lo convinse che avrebbe potuto conservare tutta quella roba nel suo garage di New York. Joseph O. Holmes non ha però mai toccato quelle scatole fino a quest’anno, quando si è deciso a sgombrare il suo magazzino, rendendosi conto che buttare quegli oggetti era più difficile di quanto avesse immaginato. Così ha fotografato tutti gli oggetti presenti in quelle scatole (prodotti chimici, ingranditori, vasche per la sviluppo) in un tentativo di conservare “gli antichi tesori” del padre e il loro ricordo, e scoprendo così un po’ della vita e dei segreti di suo padre da giovane. Alla fine ha deciso di inscatolare e conservare tutto ancora una volta. Le foto fanno parte del progetto My Father’s Darkroom e si possono vedere, insieme ad altri lavori, sul sito del fotografo.