Lo sciopero generale del pubblico impiego di oggi, venerdì 20 novembre
È stato indetto per protestare contro la Legge di Stabilità, ci sono cortei a Milano, Roma e Napoli: le cose da sapere
È indetto per oggi, venerdì 20 novembre 2015, uno sciopero generale del pubblico impiego. Lo sciopero è stato organizzato dal sindacato USB (Unione Sindacale di Base). Sono coinvolti nello sciopero i dipendenti di enti pubblici non economici – quindi non i dipendenti di società con partecipazioni pubbliche, come le Poste – e quelli delle amministrazioni locali, sono però esclusi i dipendenti delle aziende di trasporto pubblico. Solo a Roma, la Roma TPL – seconda maggiore azienda per il trasporto pubblico della città, che si occupa delle linee periferiche – aderirà allo sciopero. I servizi di aziende come ATM (Milano), ATAC (Roma) o ANM (Napoli) sono garantiti.
Qui un elenco delle linee di Roma TPL che verrano deviate o sospese
Ragioni dello sciopero generale
Lo sciopero è stato indetto per protestare contro la nuova Legge di Stabilità che giovedì 19 novembre «lascerà la commissione Bilancio e approderà in aula al Senato dove il Presidente Grasso auspica venga approvata entro sabato 21 novembre» si legge nel comunicato di USB.
Prevede ridicoli aumenti contrattuali (5 euro medi lordi mensili); che continua a tenere bloccate le assunzioni nel pubblico impiego ignorando diritti di precari e vincitori di concorso; che taglia la Sanità ed i servizi ; che riduce da 8.000 a 1.000 il numero delle aziende partecipate, favorendo la definitiva privatizzazione di numerosi servizi territoriali.
I cortei a Milano, Roma e Napoli
Insieme allo sciopero ci saranno anche tre manifestazioni, sempre organizzate da USB, a Milano, Roma e Napoli: a Milano la manifestazione inizierà alle 9.30 a Largo Cairoli, passerà per piazza San Babila e si concluderà a piazza Fontana; a Napoli a Piazza Mancini alle 10.00 e terminerà a piazza Plebiscito; a Roma dalle 9.00 alle 14.00 da via dei Cerchi a Piazza Sant’Andrea della Valle.