Si è ritirato Raúl
L'ex capitano del Real Madrid ha concluso la sua carriera da calciatore dopo aver vinto il campionato con i New York Cosmos
Quando in Italia era la notte tra domenica e lunedì, Raúl González Blanco ha giocato la sua ultima partita da professionista con la maglia dei New York Cosmos, squadra statunitense con cui è sotto contratto dallo scorso anno. Raúl è stato uno dei calciatori più forti e famosi degli ultimi venticinque anni ed è stato il simbolo del calcio spagnolo nel periodo immediatamente precedente ai grandi successi recenti della sua Nazionale. Il miglior periodo della sua carriera è stato senza dubbio quello con il Real Madrid, squadra con cui esordì nel 1994 e con la quale giocò fino al 2010. Nella sua lunga carriera ha vinto tre Champions League, due Coppe intercontinentali e sei Campionati spagnoli. È stato nominato per tre volte miglior giocatore UEFA ed è stato capocannoniere della Liga spagnola per due anni.
Nel 2010 Raúl lasciò il Real Madrid, di cui fu capitano per sei anni, e si trasferì in Germania, allo Schalke 04, dove giocò per i successivi due anni. Con lo Schalke vinse la coppa nazionale e arrivò in semifinale di Champions League. Dal 2012 al 2014 si trasferì a Doha, la capitale del Qatar, dove giocò con l’Al-Sadd.
Raúl è stato ingaggiato dai Cosmos l’anno scorso per rilanciare l’immagine del club newyorkese: i Cosmos infatti furono molto famosi fra gli anni Settanta e Ottanta, quando ci giocarono tra gli altri Pelè, Franz Beckenbauer e Giorgio Chinaglia. Nel 2009 il club venne rifondato dopo che nel 1984 fallì e smise di partecipare alle competizioni nazionali. Nella sua ultima partita da professionista Raúl è riuscito a vincere il titolo della NASL, il secondo campionato di calcio statunitense per importanza, dopo aver sconfitto Ottawa per 3 a 2. È stato il settimo titolo per i Cosmos e il 22esimo per Raúl.
“Quella di oggi è stata la mia ultima partita e sono veramente orgoglioso di tutto quello che ho fatto. Sono stato abbastanza fortunato da giocare la Coppa del Mondo, gli Europei e la Champions League, ma questo è il calcio per me: giocare in un terreno artificiale, davanti alla folla o davanti a nessuno. Sono stato capace di vivere tutte le esperienze, sia quando ancora non ero professionista sia dopo, quando ho vinto un sacco di cose. Mi sono sempre divertito e penso che continuerò a godermi quello che questo sport è in grado di offrire, ma non più come un calciatore professionista”.
“Ho vissuto dei momenti veramente speciali. Sarebbe ingiusto nominarne solo uno perchè anche tutti gli altri sono speciali. La cosa più importante che mi viene in mente adesso è la vittoria di oggi”.
Al termine della stessa partita si è ritirato anche il centrocampista spagnolo Marcos Senna, ex-giocatore del Villareal e campione d’Europa con la nazionale spagnola nel 2008.