La “ghiblificazione” delle immagini tramite ChatGPT solleva una questione che non riguarda solo il diritto d’autore, ma l’idea di arte che promuove

Cosa c’è di «disgustoso» nei disegni alla Miyazaki fatti con l’AI

Sempre di più raccontano le storie in modo didascalico e ripetitivo, evitando di soffermarsi su piani simbolici o allusivi

I film letterali funzionano

“The Studio” di Seth Rogen è una satira su Hollywood piena di situazioni assurde ma plausibili, molti cameo e qualche esagerazione

La serie di cui parla chi fa cinema

In occasione di Pensavo Peccioli, il festival a cui collabora il Post, sarà inaugurata anche una mostra di uno dei più importanti illustratori italiani

Il “fantastico altrove” di Lorenzo Mattotti

Dal 2027 il festival più importante del cinema indipendente lascerà la sua storica sede nello Utah e si farà a Boulder, in Colorado

Il Sundance Film Festival si sposta

Col successo di “Grey's Anatomy”, iniziato vent'anni fa, l'autrice e produttrice statunitense ha cambiato la tv e non sembra volersi fermare

L’impero televisivo di Shonda Rhimes

Quando uscì il primo film era qualcosa di mai visto in Italia, e da allora non se n'è mai andato dalla cultura popolare

Citiamo le invenzioni di “Fantozzi” anche cinquant’anni dopo

Quelle che un tempo erano nicchie di internet ora stanno inondando i social degli adolescenti di contenuti misogini e antifemministi

La “manosfera” è sempre più visibile

E un saluto a voi, amici esempi, a volte foglie

Una canzone di Sukhwinder Singh

Personaggi come Adone, Dedalo e Stentore sono entrati nel linguaggio comune, spesso senza che si ricordi di preciso cosa si racconta di loro

La mitologia greca che citiamo ogni giorno

Jonna Mendez fu per vent'anni a capo del camuffamento degli agenti della CIA, e una volta ingannò perfino il presidente

Come si traveste una spia, spiegato da una spia

I cosiddetti "naked dress" sono stati rivoluzionari e poi hanno normalizzato il corpo delle donne: ora che sono ovunque però «la nudità è stata denudata del sesso»

I vestiti trasparenti sono sempre più noiosi

<p>Un altro premio è stato assegnato al Bosco Verticale, il grattacielo coperto di alberi costruito a Milano e progettato dall&#8217;architetto italiano Stefano Boeri. Il Council on Tall Buildings and Urban Habitat – associazione che si occupa di sostenibilità ambientale e grattacieli – lo ha scelto come &#8220;Best Tall Building Worldwide&#8221;, cioè miglior grattacielo in tutto il mondo, per l&#8217;anno 2015. Il Bosco Verticale è stato scelto tra quattro finalisti, selezionati in rappresentanza di quattro aree del mondo: il One World Trade Center per le Americhe, la Burj Mohammed Bin Rashid Tower di Abu Dhabi per Africa e Medio Oriente, il CapitaGreen di Singapore per Asia e Australia, e il Bosco Verticale per l&#8217;Europa. Il premio è stato <a href="https://twitter.com/CTBUH/status/665008867315683328">assegnato giovedì 12 novembre</a> durante un evento di gala a Chicago e il Bosco Verticale è stato scelto per la sua innovazione.</p>

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<p>Il Bosco Verticale sono due grattacieli alti rispettivamente 111 metri e 76 metri, costruiti tra il 2009 e il 2014 nel quartiere Isola, quello dove c’è la stazione di Porta Garibaldi. Il nome Bosco Verticale deriva dal fatto che durante i lavori di costruzione sulle ampie terrazze dei due grattacieli sono stati piantati oltre mille alberi, piccoli cespugli e piante da fiore. Piante, alberi e cespugli che negli ultimi mesi sono cresciuti e fioriti: il Bosco Verticale è stato progettato per ospitare tante piante quante ne ospiterebbero 7mila metri quadri di un normale bosco <em>orizzontale</em>. La due torri che formano il Bosco Verticale sono state progettate dal <a href="http://www.boeristudio.it/?lang=it">Boeri Studio</a> di Stefano Boeri, Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra, uno studio d’architettura che negli ultimi anni si è specializzato nella progettazione di edifici in aree urbane da valorizzare o recuperare. Il Bosco Verticale è stato inaugurato nel 2014 e ha vinto, nel novembre di quello stesso anno, il premio <a href="https://www.ilpost.it/2014/11/19/bosco-verticale-international-highrise-award/">International Highrise Award</a>, un importante premio internazionale assegnato ogni due anni al grattacielo più innovativo del mondo.</p>
<p>Le <a href="http://www.residenzeportanuova.com/it/residenze-bosco-verticale/">due torri che formano il Bosco Verticale</a> si trovano in via de Castillia e via Confalonieri, vicino al parco pubblico de “I Giardini di Porta Nuova” e al Giardino De Castillia, un’area verde di 8mila metri quadrati. Il Bosco Verticale di Milano è parte di un grande e ambizioso progetto di riqualificazione dell’intera area di Porta Nuova, un progetto raccontato da un interessante e dettagliato articolo scritto da Francesco Costa per <a href="https://www.ilpost.it/2015/04/14/nuovo-numero-studio-milano/">il nuovo numero di <i>Studio</i></a>. Il quartiere di Porta Nuova –  descritto dal direttore di <i>Studio</i> come un “ex spazio lasciato a sé stesso oggi diventato pietra angolare delle nuove ambizioni della città” – è infatti parte del Progetto Porta Nuova, che ha portato negli ultimi anni<b> </b>al completamento della Torre Unicredit, alla realizzazione di Piazza Gae Aulenti e al miglioramento di <a href="https://www.ilpost.it/2015/09/22/10-corso-como/">Corso Como</a>.</p>

Cultura

bosco verticale

Council on Tall Buildings and Urban Habitat

stefano boeri

Cos’è il “Bosco Verticale”, per i non milanesi

<p>Giugno 2014 (Rolf Haid/picture-alliance/dpa/AP Images)</p>


<p>Un'immagine del giugno 2014 (Rolf Haid/picture-alliance/dpa/AP Images)</p>


<p>Un'immagine dell'aprile 2015 (AP Photo/Luca Bruno)</p>


Il Council on Tall Buildings and Urban Habitat lo ha scelto tra quattro finalisti come miglior grattacielo dell'anno

Un altro premio per il Bosco Verticale

Un altro premio per il Bosco Verticale

Un altro premio per il Bosco Verticale

Un altro premio per il Bosco Verticale

Un altro premio per il Bosco Verticale

Un altro premio per il Bosco Verticale

Un altro premio per il Bosco Verticale