Alain Delon ha 80 anni
Belle foto di uno che è stato prima di tutto un grande attore, anche se noi ce lo ricordiamo di più per la sua fama di “bello e dannato”
L’8 novembre Alain Delon, famosissimo attore e regista francese, compie ottant’anni. Delon è una delle più personalità del cinema francese più apprezzate, ed è conosciuto non solo per la sua recitazione e per il suo aspetto fisico, ma anche per il suo carattere, particolare e spesso poco conciliante. Mireille Darc, sua compagna per quindici anni, ha detto di lui: «È un attore bravissimo. Ed è un dettaglio che si tende a dimenticare». Negli anni Delon ha lavorato con alcuni importanti registi, tra cui Luchino Visconti, Jean-Luc Godard, Michelangelo Antonioni e Louis Malle e ha recitato in film francesi, statunitensi e italiani: Rocco e i suoi fratelli e L’eclissi e Borsalino, per dire tre dei più noti.
Delon è cresciuto in un collegio. A 17 anni si arruolò in Marina e andò nel sudest asiatico, dove restò circa cinque anni (passando quasi un anno in carcere, punito per indisciplina). Tornò in Francia e nella seconda metà degli anni Cinquanta iniziò la sua carriera di attore e la sua relazione con l’attrice tedesca – naturalizzata francese – Romy Schneider. Divenne davvero famoso come attore e come “bello e dannato” negli anni Sessanta e Settanta. Dagli anni Ottanta Delon – che ha avuto molte relazioni sentimentali, reali e attribuite – è stato regista di tre film (non molto apprezzati) e sono molto diminuiti i suoi ruoli in film di un certo livello.
Negli ultimi anni di Delon si è parlato soprattutto per il suo ruolo autoironico in Asterix alle Olimpiadi – in cui interpreta un Giulio Cesare molto narciso – e, più seriamente, per le sue dichiarazioni riguarda a una sua passata depressione, che lo portò a considerare il suicidio. Daniele Bova ricorda sull’Unità che di Delon si è parlato negli ultimi anni anche per «l’indole sregolata, il rapporto scostante con i figli, le ultime esternazioni sui gay “contronatura” e il suo sostegno alle posizioni più destrorse e intransigenti di Marine LePen».