Facebook farà un’app per le news
Non è ancora ufficiale ma lo dice il Financial Times, con qualche dettaglio in più: si chiamerà Notify
Il 4 novembre il Financial Times ha pubblicato un articolo dal titolo “Facebook si unisce a società che operano nei media per lanciare una nuova app d’informazione“. L’articolo è firmato da Matthew Garrahan e Tim Bradshaw, che lavorano da Dublino, in Irlanda, e da San Francisco, in California: due dei luoghi più importanti per Facebook. Garrahan e Bradshaw hanno scritto che la nuova app d’informazione si chiamerà Notify, sarà “stand-alone” – indipendente e autonoma da Facebook, come sono ora Whatsapp e Instagram – e sarà lanciata negli Stati Uniti nella prossima settimana. Facebook non ha confermato né smentito quanto scritto dal Financial Times, e anche se non c’è ancora nulla di ufficiale, la notizia sull’app di notizie è considerata affidabile ed è stata ripresa dai principali giornali e siti di tutto il mondo.
Secondo le poche informazioni per ora disponibili, Notify dovrebbe essere un’app che aggrega per argomento o fonte notizie di vario genere. L’articolo del Financial Times elenca alcuni dei partner che metteranno le loro notizie a disposizione di Notify: Vogue, Washington Post, CBS, Mashable, Comedy Central e Billboard. È probabile che siano proprio fonti interne a uno o più di questi giornali che abbiano diffuso le informazioni su Notify.
Per certi versi l’app Notify può essere vista come un’evoluzione di quello che Facebook ha già fatto con Instant Articles, un sistema lanciato a maggio che permette di leggere gli articoli di alcuni dei più importanti media del mondo direttamente all’interno dell’applicazione mobile di Facebook, senza che sia necessario uscirne per raggiungere i siti di informazione dove quegli articoli sono di solito pubblicati. Instant Articles è – e Notify forse sarà – la risposta di Facebook a simili servizi offerti da altre società: a ottobre Twitter ha lanciato Moments, un’opzione che permette a chi usa il social network di accedere a selezioni di testo, video e immagini in un formato diverso da quello classico dei tweet; a settembre Apple ha rinnovato il suo aggregatore di notizie e Google ha fatto partire Accelerated Mobile Pages (AMP), un nuovo progetto per rendere più rapido il caricamento delle pagine web, soprattutto da dispositivi mobili.
La concorrenza tra queste società – a cui va aggiunto Snapchat, sistema di messaggistica che deve molto del suo successo alla rapidità con cui permette di condividere video – è spiegata dal grande aumento del traffico internet da mobile e da una necessità simile di lettori e gestori di siti d’informazione: entrambi vogliono velocità. Gli utenti per poter visualizzare appena serve una pagina o un video, i siti d’informazione per poter caricare testi, foto e video il più rapidamente possibile, così da arrivare prima della concorrenza.