Come vanno le cose in Calabria

Si fa la conta dei danni, dopo due giorni di piogge intense, esondazioni e frane

Aggiornamento del 3 novembre
È morto nell’ospedale di Reggio Calabria un ragazzo di 25 anni, che era stato colpito ieri da un palo della luce a San Roberto, uno dei paesi più colpiti dalle alluvioni degli ultimi giorni. Il ragazzo si trovava vicino al cantiere in cui gli operai stavano lavorando per ripristinare la linea elettrica: è stato subito ferito gravemente e trasportato in ospedale.

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Dopo due giorni di piogge molto intense, da lunedì mattina in Calabria il tempo è tornato sereno. Le precipitazioni però hanno provocato molti danni: ci sono strade e linee ferroviarie interrotte, paesi parzialmente o totalmente isolati. La situazione più grave è quella della provincia di Reggio Calabria, dove sabato un uomo di 43 anni è morto per annegamento (il suo cadavere è stato trovato domenica mattina) e un torrente esondato ha travolto una strada statale e una linea ferroviaria, rimasta sospesa nel vuoto. Non è ancora possibile fare una conta dei danni agli immobili, alle strade, alle ferrovie e ai terreni agricoli, ma la stampa locale li definisce come minimo “ingenti”.

Nelle zone dove ha piovuto più forte, in due giorni sono caduti 60 millimetri di acqua; e ci sono stati venti fino a 80 chilometri orari: nei comuni della costa ionica ci sono ancora strade impraticabili e interruzioni della fornitura di acqua corrente a causa di danni agli acquedotti. Sono arrivati uomini e mezzi dei vigili del fuoco dalla Campania e dalla Puglia. Oggi è arrivato anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, che dopo un primo sopralluogo insieme al capo della Protezione Civile ha definito la situazione “molto seria”.