118 cose che possono aumentare il rischio di ammalarsi di cancro
Il virus dell'epatite, le radiazioni solari, tutte le forme di asbesto e il papilloma virus, tra le altre, dice la lista dell'OMS
Lunedì 26 ottobre l’International Agency for Research on Cancer (IARC), un’agenzia intergovernativa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha annunciato che ci sono “prove consistenti” riguardo all’aumento del rischio legato ai tumori per chi consuma carni rosse e lavorate. Il Monograph Programme della IARC negli anni ha compilato una lista di sostanze che possono aumentare il rischio di ammalarsi di cancro: finora ha studiato oltre 900 agenti, classificandoli in cinque diverse categorie secondo criteri non troppo immediati da capire e che si prestano a distorsioni. In sintesi:
– Categoria 1: gli agenti “cancerogeni per l’uomo”.
– Categoria 2: gli agenti “probabilmente cancerogeni per l’uomo”.
– Categoria 3: gli agenti che “è possibile siano cancerogeni per l’uomo”.
– Categoria 4: gli agenti “non classificabili in base alla loro cancerogenicità per l’uomo”;
– Categoria 5: gli agenti “probabilmente non cancerogeni per l’uomo”.
La classificazione della IARC non vuol dire che un agente del primo gruppo sia necessariamente più pericoloso di uno del secondo, né che l’esposizione a quella sostanza sia più rischiosa: sono gruppi che ordinano gli agenti in base alla consistenza delle prove ottenute dagli scienziati riguardo al loro essere cancerogeni, e indicano unicamente quanto sia concreto un legame causale tra una sostanza e almeno un tipo di tumore. Non misurano quindi la probabilità che l’esposizione a questi agenti possa provocare un cancro.
Nel primo gruppo, ad esempio, compare il fumo, i raggi solari e le carni lavorate: questo non significa che stare al sole sia pericoloso come fumare e come mangiare un wurstel, ma solo che le ricerche hanno dimostrato un legame causale tra ognuna delle tre le cose e la possibilità di sviluppare un tumore. Le carni rosse, l’altro alimento di cui si è discusso molto questa settimana, sono invece finite nella Categoria 2A, insieme agli steroidi, alla cottura tramite frittura e a diversi prodotti utilizzati per la cosmesi dei capelli: si tratta di agenti “probabilmente cancerogeni” sulla base di prove “limitate” negli esseri umani e di evidenze più consistenti ottenute nei test su animali. Nella Categoria 2B la IARC ha inserito quelle sostanze che potrebbero essere cancerogene per l’uomo. La differenza tra 2A e 2B sta quindi nel grado di certezza delle prove raccolte sulla cancerogenicità degli agenti. Nel gruppo 3 sono invece elencati gli agenti per i quali le prove raccolte sulla loro cancerogenicità per gli uomini sono scarse, mentre nel gruppo 5 quelli per cui le prove raccolte suggeriscono che non siano cancerogeni.
Queste che seguono sono i 118 agenti classificati dalla IARC nella categoria 1:
- Formaldeide
- Ciclofosfamide
- Benzopireni
- Tiotepa
- Busulfano
- Dietilstilbestrolo
- Lindano
- Fenacetina
- Etanolo nelle bevande alcoliche
- Benzene
- Cloruro di vinile
- Ossido di etilene
- Acetaldeide associato al consumo di bevande alcoliche
- 1,2 Dicloropropano
- Tricloroetilene
- 2-Naftilammina
- 4-Amminodifenile
- Benzidina
- O-Toluidina
- 4,4′-Metillenbis(2-cloroanilina)
- 1,3-Butadiene
- Melfalan
- Metoxsalene (8-methoxypsoralen) più raggi UV-A
- Treosulfano
- Clorambucil
- Acido aristolochico
- Acido aristolochico nelle piante
- Azatioprina
- Clornafazina
- Iprite (gas mostarda)
- Bisclorometiletere, Clorometil metil etere
- Tutte le forme di asbesto
- Policlorobifenili
- Aflatossina
- 2,3,7,8-tetraclorodibenzo-p-diossina
- Plutonio
- Torio-232 e i prodotti del suo decadimento
- Arsenico e i suoi composti inorganici
- Berillio e i suoi composti
- Cadmio e i suoi composti
- Distillazione di catrame di carbone
- Radon-222 e i prodotti del suo decadimento
- Tamoxifene
- Radio-224 e i prodotti del suo decadimento
- Semustina
- Radio-226 e i prodotti del suo decadimento
- Fosforo-32
- Polvere di silice in cristalli
- Radio-228 e i prodotti del suo decadimento
- N’-Nitrosonornicotina e 4-(methylnitrosamino)- 1-(3-pyridyl)-1-butanone
- Cromo esavalente e i suoi composti
- Etoposide
- Etoposide in combinazione con cisplatino e bleomicina
- 2,3,4,7,8-pentaclorodibenzofurano
- 3,4,5,3’,4’-pentaclorobifenile
- Ciclosporina
- Pece di catrame di carbone
- Erionite
- Oli di scisto
- Processo di Acheson per sintetizzare grafite e carburo di silicio
- Nebbia acida
- Bevande alcoliche
- Produzione di alluminio
- Noce di areca
- Produzione di auramina
- Tinture di benzidina
- Betel con tabacco
- Betel senza tabacco
- Infezione causata da clonorchis sinensis
- Gassificazione del carbone
- Emissioni causate dalla combustione di carbone in ambienti chiusi
- Produzione di coke
- Diesel esausto
- Virus di Epstein-Barr
- Terapia estrogenica post-menopausa
- Terapia estrogenica-progestinica post-menopausa
- Contraccettivi orali estrogenici-progestinici
- Prodotti di fissione, incluso lo stronzio-90
- Fuoro-edenite, un anfibolo fibroso
- Estrazione sotterranea di ematite
- Infezione causata da helicobacter pylori
- Infezione cronica causata dal virus dell’epatite B
- Infezione cronica causata dal virus dell’epatite C
- Infezione causata dal virus dell’immunodeficienza umana (HIV) di tipo 1
- Virus del papilloma umano di tipo 16, 18, 31, 33, 35, 39, 45, 51, 52, 56, 58, 59
- Virus T-linfotropico dell’uomo di tipo I
- Radiazioni ionizzanti di tutti i tipi
- Esposizione professionale alla produzione in fonderia di ferro e acciaio
- Produzione di alcool isopropilico con l’utilizzo di acidi forti
- L’herpes virus umano 8
- Polvere di cuoio
- Produzione di colorante magenta
- Oli minerali non trattati o poco trattati
- Radiazioni di neutroni
- Chemioterapia MOPP e agenti chemioterapici alchilanti
- Composti del nickel
- Infezione causata da opisthorchis viverrini
- Inquinamento dell’aria
- Particelle sottili nell’aria inquinata
- Lavorare come imbianchino
- Composti analgesici alla fenacetina
- Bifenili policlorurati
- Consumo di carne lavorata
- Radioiodio, incluso lo iodio-131
- Radionuclidi con emissioni di particelle alfa
- Radionuclidi con emissioni di particelle beta
- Lavorazione industriale della gomma
- Pesce salato alla maniera cinese
- Infezione causata da schistosoma haematobium
- Radiazioni solari
- Fuliggine, come quella a cui venivano esposti gli spazzacamini
- Fumo di tabacco passivo
- Fumo di tabacco
- Tabacco non da fumo
- Radiazioni ultraviolette
- Dispositivi abbronzanti che emettono radiazioni ultraviolette
- Polvere del legno
- Radiazioni X e Gamma