Il compenso di Varoufakis a “Che tempo che fa”
L'ex ministro delle Finanze greco ha spiegato sul suo blog di avere ricevuto 24mila euro per la sua intervista con Fabio Fazio
Yanis Varoufakis, l’ex ministro delle Finanze del primo governo di Alexis Tsipras in Grecia, negli ultimi mesi ha tenuto molti discorsi pubblici e ha dato diverse interviste per raccontare le sue posizioni sull’economia e spiegare meglio le motivazioni che lo portarono alle sue dimissioni, dopo l’esito del referendum sulle proposte dei creditori internazionali per evitare il fallimento greco. Accusato da diversi media di avere organizzato il suo tour per interesse economico approfittando personalmente della visibilità ottenuta da ministro, oggi Varoufakis ha pubblicato sul suo blog il dettaglio delle spese sostenute e del denaro ricevuto per le sue partecipazioni in televisione.
Per i discorsi pubblici già effettuati in giro per l’Europa e i prossimi in programma fino a novembre, Varoufakis dice di non avere ricevuto nemmeno un euro, salvo un paio di casi in cui gli organizzatori degli eventi hanno insistito per un piccolo rimborso spese. Varoufakis si è invece fatto pagare per due incontri, uno in Italia e uno a Singapore.
Nel primo caso si è trattato della sua partecipazione alla trasmissione Che tempo che fa di RaiTre e condotta da Fabio Fazio, per cui ha ricevuto 24mila euro tolte le tasse, più il viaggio aereo in prima classe. A Singapore, Varoufakis ha invece ricevuto 28.800 euro per un discorso tenuto a una conferenza organizzata dal gruppo privato di investimenti Abraaj.
Varoufakis spiega sul suo blog che i soldi ottenuti servono per mantenere le sue altre attività e per mantenersi indipendente; dice anche di avere avuto entrate simili prima dell’esperienza da ministro, quando lavorava come docente universitario.
Le trasmissioni televisive hanno politiche e budget diversi sul pagamento di compensi ai personaggi intervistati: in quelle come Che tempo che fa la quota degli ospiti a cui viene offerta una retribuzione è molto esigua, e i casi piuttosto straordinari. Nella gran parte dei casi partecipano a titolo gratuito, in cambio della presentazione e della promozione dei loro lavori più recenti, come libri, musica o film. Qualche volta invece capita che gli ospiti siano pagati, soprattutto nel caso di personaggi provenienti dall’estero, politici compresi. Per quanto riguarda i politici italiani, la legge n. 28 del febbraio 2000 stabilisce che partecipino ai programmi di informazione politica senza ricevere un compenso. Ci sono comunque distinzioni a seconda del tipo di trasmissione, se per esempio svolge o meno attività giornalistica.