Le pubblicità di ottobre
Quelle sui quotidiani, che sostengono i quotidiani, e a volte attraggono l'attenzione più dei quotidiani
Uno un po’ se ne vergogna, a pensarlo: sembra una di quelle cose sprezzanti e conformiste che si dissero la prima volta negli anni Ottanta, forse, e dopo un momento non avevano già più niente di originale. Però è vero che certi giorni, sui quotidiani, ci sono pubblicità che attraggono l’attenzione più di molti articoli. Persino di questi tempi che le pubblicità sono sempre meno, sui quotidiani: e quelle che sembrano mantenere il sistema dell’informazione sono quasi solo quelle di moda – l’unico business che si mantiene sufficientemente ricco e che ha ancora modelli di promozione molto tradizionali, come le pagine dei giornali (oltre a ottenerne in cambio ricche pagine di giornalismo promozionale) – oppure di certi prodotti sanitari o tecnici, per i quali la qualità grafica e comunicativa si abbassa e semplifica moltissimo.
Ma insomma, nel mese passato abbiamo via via messo da parte le pagine che ci hanno colpito di più, per una ragione o per l’altra: per qualcosa di particolare, sia l’immagine, che un personaggio, che una stranezza, che un’idea grafica, che un messaggio. Le abbiamo notate, e quindi qualcosa ha funzionato.