È tornata l’ora solare
Nella notte tra sabato e domenica le 3 di notte sono diventate le 2: è il passaggio dall'ora legale all'ora solare (vi siete ricordati?)
Alle tre di questa notte – quella tra sabato e domenica – c’è stato il passaggio all’ora solare: significa che le tre di notte sono “diventate” le due di notte. Siamo quindi passati dall’ora legale – quella usata per “guadagnare” luce diurna – a quella solare, quella vera, “ufficiale” e “naturale”. Grazie al passaggio dall’ora legale all’ora solare si è potuto dormire un’ora in più. Se non è stato fatto ieri, gli orologi analogici vanno spostati indietro di un’ora, per i dispositivi digitali invece il cambio dovrebbe essere automatico, specialmente per quelli collegati ad internet: in ogni caso è meglio controllare. Il passaggio dall’ora legale a quella solare non avviene solo in Italia: la maggior parte dei paesi del mondo occidentale fanno la stessa cosa.
Perché c’è l’ora solare?
È quella “naturale”, quella giusta. Se si vuole essere particolarmente pignoli, il cambio dell’ora è quello da solare in legale, che di solito avviene l’ultima domenica di marzo, ed è quello in cui si dorme di meno. A marzo l’ora ufficiale cambia per usufruire della maggiore luce diurna che c’è durante la primavera e l’estate. Da questa notte l’ora è tornerata a essere quella naturale, “solare” appunto.
Da quando c’è l’ora legale?
L’ora legale in Italia fu introdotta per la prima volta nel 1916, con il decreto legislativo 631 del 25 maggio: poi fu abolita e ripristinata diverse volte e adottata definitivamente con una legge del 1965, applicata a partire dall’anno seguente. Nei primi anni Ottanta si decise di estenderne la durata, portandola da 4 a 6 mesi. Nel 1996 è stato introdotto un ulteriore prolungamento di un mese, concordato a livello europeo: il ritorno all’ora solare è stato quindi ritardato all’ultima domenica di ottobre.