Il vicepresidente delle Maldive è stato arrestato
È accusato di aver partecipato a un attentato contro il presidente in carica, per ragioni ancora poco chiare
Il vicepresidente delle Maldive, Ahmed Adeeb, è stato arrestato sabato con l’accusa di aver partecipato all’organizzazione di un attentato contro il presidente del paese, Yameen Abdul Gayoom. Lo scorso 28 settembre, Gayoom stava tornando da un pellegrinaggio in Arabia Saudita quando una bomba è esplosa a bordo della sua imbarcazione. La bomba era stata posizionata sotto il sedile dove solitamente si siede Gayoom: la polizia ha detto che il presidente è rimasto illeso solo perché non si è seduto al suo solito posto. Diverse persone, tra cui sua moglie, sono comunque rimaste ferite.
Subito dopo l’esplosione in molti hanno ipotizzato che il vicepresidente Adeeb potesse essere coinvolto nell’attacco, anche se lui ha sempre negato. Secondo la legge delle Maldive, il vicepresidente subentra automaticamente al presidente in caso di morte di quest’ultimo. Adeeb è stato arrestato sabato al ritorno da un viaggio all’estero e si trova al momento in prigione. Altre tre persone sono state arrestate, tra cui una guardia del corpo di Adeeb e un artificiere della polizia. Non sono ancora chiari i motivi del presunto attacco di Abeed contro Gayoom: Abeed era considerato un fedele alleato di Gayoom ed è diventato vicepresidente delle Maldive a luglio, all’età di 33 anni. Gayoom si spese molto anche per scaricare il precedente vicepresidente, Mohamed Jameel, e affidare così ad Abeed l’incarico.
Dopo l’arresto di Abeed, polizia e militari si sono schierati per le strade di alcune città delle Maldive per evitare disordini. Sono oramai diversi anni che le Maldive si trovano in una situazione politicamente piuttosto tesa, con colpi di stato, elezioni annullate e arresti di importanti personalità politiche. L’ultimo è avvenuto lo scorso febbraio quando la polizia ha arrestato Mohamed Nasheed, leader dell’opposizione e presidente del paese dal 2008 al 2012.