Le fotografie di Spencer Platt da Lesbo
Un bravo e premiato fotoreporter è andato in uno dei principali punti di accesso via mare all'Europa dei migranti
Da qualche giorno il fotografo statunitense Spencer Platt di Getty Images si trova a Sikaminias, un piccolo villaggio di pescatori sull’isola di Lesbo, in Grecia, per documentare la situazione dei migranti che arrivano dal Medio Oriente diretti nei paesi dell’Unione europea. L’isola di Lesbo è uno dei principali punti di accesso via mare all’Europa e negli ultimi mesi ogni giorno sono arrivati su barche e gommoni migliaia di migranti, provenienti soprattutto da Siria, Iraq e Afghanistan: dei quasi 500 mila migranti arrivati in Europa quest’anno, secondo i dati dell’agenzia dell’ONU per i rifugiati, quasi quattro quinti sono arrivati in Grecia partendo dalla Turchia. Platt ha anche visitato il centro allestito per accogliere i migranti a Moria, non lontano da Metilene, che è il più grande dell’isola: la situazione è caotica e complicata, i nuovi arrivati fanno code lunghissime per poter entrare, e capita che all’interno scoppino risse tra gli stessi migranti durante la distribuzione del cibo o a causa della difficile convivenza.
Spencer Platt è un bravo e premiato fotografo specializzato in reportage da località di guerra; negli anni scorsi ha lavorato soprattutto in Liberia, in Iraq e in Libano. Ha vinto il premio “World Press Photo” dell’edizione 2006 con una fotografia molto discussa, scattata a Beirut: mostrava alcuni ricchi libanesi che da una macchina di lusso scattavano foto fra le macerie di un quartiere di Beirut, dopo un bombardamento aereo. Viaggia moltissimo: il Post negli ultimi anni ha pubblicato le sue foto da New York dopo il passaggio dell’uragano Sandy, dall’Egitto nei giorni della rivoluzione, dal Libano invaso dai profughi siriani, dalla Crimea durante la secessione dall’Ucraina.