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  • Mercoledì 21 ottobre 2015

Francesca Barracciu, sottosegretaria alla Cultura del governo Renzi, è stata rinviata a giudizio per le accuse di peculato

ANSA / CIRO FUSCO
ANSA / CIRO FUSCO

Francesca Barracciu, attuale sottosegretario del PD alla Cultura del governo Renzi, è stata rinviata a giudizio in un procedimento dove è imputata per peculato aggravato per l’uso improprio dei fondi ai gruppi del Consiglio regionale della Sardegna fra il 2004 e il 2008, quando era presidente Renato Soru. Barracciu dovrà presentarsi il prossimo 2 febbraio davanti alla seconda sezione penale del tribunale di Cagliari: le sono contestate spese di oltre 81 mila euro, utilizzati quando era consigliera regionale. Scrive Repubblica:

Il pm Marco Cocco ha insistito sulle troppe incongruenze riscontrate nelle memorie difensive presentate dall’onorevole oltre che su una telefonata fatta da Barracciu a un regista sardo. Per l’accusa quella chiamata – in cui l’onorevole ricordava al regista di essere diventata sottosegretario alla Cultura per poi annunciargli che sarebbe potuto essere convocato come testimone nell’ambito dell’inchiesta in cui era coinvolta – era un tentativo di inquinare le prove mentre per il giudice, che ha respinto la richiesta, solo una condotta “scomposta e deplorevole”.

Dopo essere stata in consiglio regionale Barracciu era stata eletta al parlamento europeo con il PD e nel 2013 aveva vinto le primarie in Sardegna. Dopo l’inchiesta della procura di Cagliari, in cui era stata indagata, aveva ritirato la propria candidatura a presidente della regione. In particolare, a Barracciu erano stati contestati dalla procura 33mila euro rimborsati in tre anni dalla Regione per rifornimenti di benzina. Dopo le regionali, Barracciu era stata nominata sottosegretario da Matteo Renzi con conseguenti polemiche per questa scelta.