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  • Martedì 20 ottobre 2015

Da dove viene Justin Trudeau

Chi è il nuovo primo ministro del Canada, figlio di un altro grande primo ministro canadese, già insegnante e attore (e ballerino, anche)

Justin Trudeau con la moglie Sophie a Montreal, Canada (NICHOLAS KAMM/AFP/Getty Images)
Justin Trudeau con la moglie Sophie a Montreal, Canada (NICHOLAS KAMM/AFP/Getty Images)

Justin Trudeau ha vinto le elezioni e sarà il nuovo primo ministro del Canada. Il Partito Liberale canadese, di cui fa parte Trudeau ha ottenuto almeno 184 seggi su 338 alla Camera dei comuni, durante le elezioni di lunedì: una maggioranza più che sufficiente per formare un nuovo governo. Trudeau ha battuto il primo ministro uscente conservatore Stephen Harper, con una rimonta che all’inizio della campagna elettorale sembrava improbabile; Justin Trudeau ha 43 anni e fino a oggi era conosciuto più che altro per essere il figlio di Pierre Elliott Trudeau, leggendario e carismatico ex primo ministro del Canada negli anni Settanta e nei primi Ottanta, promotore di politiche molto progressiste e conosciuto per i suoi modi di fare spesso spicci e provocatori.

Tra i primi a pronosticare una carriera politica per Justin Trudeau ci fu Richard Nixon, presidente degli Stati Uniti tra il 1969 e il 1974. Si racconta che nel 1972 durante una cena di gala a Ottawa, la capitale federale del Canada, Nixon avesse detto scherzosamente all’allora primo ministro Pierre Trudeau che suo figlio un giorno avrebbe ricoperto lo stesso incarico: “Questa sera voglio lasciare le formalità da parte. Mi piacerebbe fare un brindisi al futuro primo ministro del Canada: Justin Pierre Trudeau”. Pare che a quella battuta Trudeau senior avesse risposto dicendo: “Spero che abbia la grazia e le capacità del presidente”. I media erano abbastanza familiari con la presenza di Justin Trudeau, che il padre portava spesso con sé durante le visite ufficiali o altre attività istituzionali. Pierre Trudeau aveva avuto con la moglie Margaret quattro figli, Justin è il secondogenito.

Nel 1977 i Trudeau si separarono. Justin all’epoca aveva sei anni e visse per lo più con la madre, fino a quando nel 1984 il padre non si ritirò dalla politica e riprese a occuparsi con più regolarità dei figli a Montreal. Justin Trudeau frequentò il Collège Jean-de-Brébeuf, una delle istituzioni scolastiche private più importanti della città. A 28 anni ricevette le attenzioni dei media quando lesse l’elogio funebre per il padre, morto nell’ottobre del 2000. L’emittente pubblica CBC ricevette innumerevoli richieste per mandare in replica il discorso tenuto da Justin Trudeau in quell’occasione.

Trudeau lavorò come insegnante per alcuni anni e, prima di intraprendere la carriera politica, recitò nella serie televisiva The Great War, in cui si raccontavano le storie dei soldati canadesi impegnati nella Prima guerra mondiale. Il suo personaggio era Talbot Mercer Papineau, un avvocato del Quebec che, arruolato come soldato, morì durante la battaglia di Passchendaele sul Fronte occidentale.

Dopo la morte del padre, Trudeau iniziò a interessarsi di politica seguendo più da vicino le attività del Partito Liberale e criticando molto il nazionalismo legato al Quebec, la più estesa provincia del Canada che per tradizione, cultura e lingua si identifica come una nazione all’interno della federazione stessa. Anche il padre Pierre Trudeau aveva simili posizioni critiche e durante i suoi anni da primo ministro aveva contrastato le spinte indipendentiste del Quebec.

Justin Trudeau fu eletto per la prima volta alla Camera nell’ottobre del 2008, facendosi conoscere soprattutto per una proposta per introdurre il servizio civile volontario indirizzato ai giovani, che fu accolta in forma bipartisan e approvata. Alle elezioni anticipate del 2011 Trudeau fu di nuovo eletto parlamentare in un momento di crisi per il Partito Liberale, scivolato al terzo posto dopo i Conservatori e il Nuovo Partito Democratico. Nel 2013 fu eletto a capo del partito, avviando in seguito un rinnovamento al suo interno per modernizzarne l’immagine e le posizioni, e fare un’opposizione più stretta al governo conservatore di Harper puntando tutto sul concetto di “cambiamento” per fare presa sull’elettorato. I Conservatori in Canada governavano da nove anni: ha funzionato.

Cosa pensa Trudeau
Trudeau ha detto più volte in campagna elettorale di volere aumentare le tasse per i più ricchi e tagliarle alla classe media. È a favore delle politiche che lascino alle donne la scelta se abortire o meno, ritiene che il consumo di marijuana debba essere legalizzato anche a scopo ricreativo, seguendo il modello applicato in Colorado, vuole politiche più incisive per affrontare il riscaldamento globale, è contrario alle proposte che vogliono limitare la libertà religiosa con la scusa di tutelare le tradizioni locali.

La famiglia di Trudeau
Justin Trudeau è sposato dal 2005 con Sophie Grégoire, che ha 40 anni ed è una conduttrice televisiva molto impegnata in iniziative di beneficenza, soprattutto nei confronti dei diritti e della tutela delle donne. Hanno tre figli: Xavier James, otto anni, Ella-Grace Margaret, sei, e Hadrien, uno e mezzo.

Come faceva suo padre, anche Justin Trudeau si porta spesso dietro la famiglia durante i suoi impegni pubblici e istituzionali. Lunedì 19 ottobre è andato a votare con la moglie e i loro tre figli, per esempio. Nel 2013 la coppia si fece notare per avere accennato qualche passo di danza mentre lui stava per presentarsi come nuovo leader del Partito Liberale, trasmettendo un’immagine molto informale che piacque all’opinione pubblica.

La famiglia Trudeau ha atteso i risultati elettorali insieme, con qualche spada laser giocattolo per intrattenere i bambini, che forse sarebbero stati più interessati all’ultimo trailer di Star Wars.

Bonus
Last Week Tonight, la trasmissione di informazione e satira condotta da John Oliver su HBO, ha dedicato buona parte della puntata di domenica alle elezioni in Canada, occupandosi quindi anche di Justin Trudeau. Oliver ha mostrato diverse foto del passato da attore un po’ piacione del futuro primo ministro, arrivando comunque alla conclusione che fosse il candidato migliore, soprattutto se confrontato con Harper. Anzi, sfidando uno dei punti del regolamento delle elezioni canadesi che vieta di provare a convincere qualcuno a non votare un candidato se non si è del Canada (pena una multa fino a 5mila dollari e sei mesi di carcere), Oliver ha esplicitamente invitato i canadesi a non votare Harper.