La mostra di “Umani a Milano” alla Darsena
Storia, foto e facce – il nome vi ricorda qualcosa? – esposte in uno dei nuovi luoghi più visitati della città
Il 16 settembre alla nuova Darsena di Milano è stata inaugurata un’installazione all’aperto di “Umani a Milano”, una galleria di fotografie e di storie sulla città, che durerà fino al prossimo 5 novembre.
“Umani a Milano” è un progetto che lo scrittore Stefano D’Andrea ha avviato nel 2013: se vi ricorda l’ormai famosissimo Humans of New York di Brandon Stanton non è un caso, perché è proprio quello il modello di riferimento. Di ritorno da un viaggio a New York, D’Andrea ha deciso di trovare un modo per conoscere più a fondo Milano e per farla conoscere anche agli altri e ha adottato quello di Stanton, replicandolo. Ha iniziato a girare per la città con i suoi collaboratori e a scattare foto delle persone che incontrava e con cui parlava. Ogni foto è accompagnata da una breve didascalia, uno stralcio della conversazione avuta con il soggetto della foto, e poi pubblicata sulla pagina Facebook e sul blog del progetto.
Negli anni “Umani a Milano” ha guadagnato lettori, materiali e attenzioni: a oggi D’Andrea e i suoi collaboratori hanno realizzato quasi mille fotografie. Già nel 2013, e poi nel 2014, sono state realizzate le prime due installazioni in pubblico; quest’anno invece il comune di Milano, che patrocina il progetto, gli ha dedicato lo spazio del Mercato Comunale della Darsena: uno dei luoghi più belli e apprezzati tra quelli creati o ristrutturati a Milano negli ultimi mesi, che per la prima volta è stato utilizzato come spazio espositivo.
Le spese dell’iniziativa sono state in parte coperte tramite un crowdfunding – una raccolta fondi online – che è stato aperto dal 18 agosto al 2 settembre e ha portato a un totale di 166 donazioni anonime: D’Andrea ha trovato un modo personale per ringraziare tutti. L’installazione è composta da una serie di pannelli su cui sono state stampate alcune delle foto e delle storie più belle raccolte in questi due anni di “Umani a Milano”.