C’è un accordo fra UE e Turchia sui rifugiati?
Lo hanno scritto diversi giornali europei – e sarebbe una svolta nella gestione dei rifugiati – ma un portavoce del partito di governo turco ha smentito
Secondo diversi giornali europei giovedì 15 ottobre la Commissione europea, l’organo “di governo” dell’Unione europea, ha raggiunto una bozza di accordo con la Turchia sulla gestione dei rifugiati, per cercare di risolvere il problema dell’enorme flusso di migranti e rifugiati che dalla Turchia quest’estate sono arrivati in Europa. La notizia è uscita su diversi autorevoli siti di news come Financial Times, BBC News e Guardian, ma nella mattinata di venerdì un portavoce dell’AKP – il partito di maggioranza relativa nel parlamento turco – ha smentito che sia stato trovato un accordo, spiegando che le trattative stanno continuando.
Secondo i contenuti della bozza riportati dai giornali europei, la Turchia si è impegnata a migliorare le condizioni dei rifugiati – perlopiù siriani – e ad aumentare i controlli ai propri confini, nella speranza di ridurre il numero di persone che partono dal suo territorio. In cambio l’Unione europea si è impegnata fra le altre cose a versare dei finanziamenti alla Turchia (che ha richiesto 3 miliardi di euro), a prendere di nuovo in considerazione la sua domanda di ammissione nell’Unione europea e a permettere la libera circolazione dei cittadini turchi nell’area Schengen. Il Financial Times, uno dei giornali più informati sui contenuti dell’accordo, ha comunque spiegato che «le richieste più impegnative della Turchia devono ancora ricevere l’esplicita approvazione dai singoli stati, alcuni dei quali rimangono diffidenti sul costo politico ed economico» che richiede l’accordo finale. Il Guardian ha confermato che le trattative fra Turchia e Commissione europea proseguiranno ad Ankara nei prossimi giorni.
Comprensibilmente, la bozza di accordo è stata fra gli argomenti principali della riunione straordinaria dei capi di stato europei sulla gestione dei migranti, tenuta ieri a Bruxelles. Diversi giornali hanno scritto che uno dei leader politici più soddisfatti della bozza dell’accordo è il cancelliere tedesco Angela Merkel. Politico riporta una sua dichiarazione in cui ha spiegato: «la Turchia ha accettato di migliorare la condizione dei rifugiati laggiù. Hanno detto di essere pronti pronti a migliorare la loro condizione sociale, per esempio nell’ambito delle cure mediche. Abbiamo bisogno di ordine e di una direzione, e dobbiamo saper pianificare: questo significa che dobbiamo dividerci gli oneri. Direi che abbiamo fatto un grande passo in avanti».
Una delle questioni più importanti della trattativa riguarda sicuramente i soldi: alcuni funzionari europei contattati dal Financial Times hanno detto che al governo turco non è stata fatta nessuna proposta oltre a quella originaria, che prevede aiuti per 500 milioni di euro. Il presidente francese François Hollande dopo la riunione ha detto che per il momento «non è stata fissata nessuna cifra». Un altro punto importante ancora in ballo, sempre secondo i giornali europei, è l’approvazione di un accordo temporaneo di libera circolazione in area Schengen per i cittadini turchi: al momento la Turchia è l’unico paese candidato a entrare nell’Unione europea a non godere di questo diritto.