Il florido mercato della carta igienica in Giappone

La stampa locale cerca di capire perché diminuisce la popolazione, scendono i consumi ma salgono le vendite della carta igienica

di Kensuke Fukushima – Yomiuri Shimbun

Una dipendente della libreria Sanseido Book Store Ltd. di Tokyo mostra un rotolo di carta igienica in vendita nel negozio sui cui fogli è stato stampato un libro di filosofia. (AP Photo/Koji Sasahara)
Una dipendente della libreria Sanseido Book Store Ltd. di Tokyo mostra un rotolo di carta igienica in vendita nel negozio sui cui fogli è stato stampato un libro di filosofia. (AP Photo/Koji Sasahara)

Usiamo la carta igienica ogni giorno, a casa, al lavoro, a scuola, e negli ultimi anni in Giappone le vendite di questo strumento del bagno sono cresciute: nonostante la popolazione del Giappone abbia raggiunto il suo picco nel 2008 e sia in costante declino dal 2011. Ma perché l’uso della carta igienica sta aumentando, se stanno diminuendo le persone che dovrebbero usarla?

La popolazione del Giappone lo scorso anno era di 127 milioni di persone, un milione in meno del 2009. Inoltre, in Giappone, lo scorso anno c’è stata una diminuzione della spesa per gli acquisti in seguito all’aumento delle tasse sul consumo. Ma il numero di rotoli di carta igienica venduti nel 2014 sono stati 5 miliardi, mezzo miliardo in più del 2008.

«La crescente domanda di carta igienica per le scorte è una delle probabili cause del trend», ha spiegato il portavoce della Daio Paper Corp., una delle più grandi società giapponesi del settore. Le stime della Daio Paper dicono che nella seconda metà del 2010 sono stati venduti per uso futuro (e quindi tenuti come scorta) 6,38 milioni di pacchi, mentre nello stesso periodo del 2014 le vendite sono salite a 9 milioni di pacchi.

Questa tendenza è iniziata dopo il terremoto del 2011. Poco dopo il disastro la carta igienica sparì dai negozi del paese, anche a Tokyo. Quell’episodio spinse il ministero dell’Economia dell’Industria e del Commercio e altre organizzazioni a raccomandare alle famiglie di tenere sempre in casa riserve di carta igienica per almeno un mese. Per una famiglia di quattro persone, questo significa tenere in casa 15 rotoli da 60 metri ognuno. Shoko Sato, una donna di 59 anni che vive a Tokyo con la sua famiglia, ha una scorta di 30 rotoli da 130 metri ognuno, di quelli senza il tubo di cartone nel mezzo: «Non vanno a male, e sapere che li abbiamo sempre a portata di mano è un sollievo». Con l’aumentare delle attività commerciali e degli uffici che hanno iniziato a fare scorta di carta igienica, ci si aspetta che le vendite continuino a crescere.

Un altro contributo al trend delle vendite della carta igienica è la diffusione della “carta igienica con valore aggiunto”, quella disponibile in diversi colori e profumi. Nel corso del 2008, questi tipi di carta igienica hanno rappresentato il 20 per cento del mercato totale della carta igienica, mentre nel 2014 sono salite al 25 per cento. Molti tipi di rotoli di carta igienica “con valore aggiunto” hanno fogli di più strati di carta e sono più delicati sulla pelle: mentre un rotolo di carta igienica con fogli mono-strato è lungo solitamente tra i 50 e i 60 metri, un rotolo di carta con il doppio strato è lungo tra i 25 e i 30 metri, e questo li rende più veloci da consumare. Una ricerca di mercato di Daio ha scoperto che praticamente nessuno usa solo la funzione di lavaggio asciugatura automatica sui water automatizzati e non usa del tutto la carta igienica. Sembra che azioni come quella di asciugarsi il sedere dall’acqua dopo aver usato il water rendono le misure di risparmio della carta piuttosto inefficaci. La carta igienica molto assorbente pensata per questo uso specifico è stata introdotta sul mercato e sta vendendo piuttosto bene.

Anche l’aumento di turisti stranieri nel paese ha contribuito all’aumento delle vendite della carta igienica. Secondo l’agenzia nazionale giapponese per il turismo, il numero di visitatori stranieri nel paese è più che raddoppiato tra il 2004 e il 2014, passando da 6,14 milioni a 13,41 milioni. Più persone che visitano il paese significa un aumento del numero delle visite in bagno, per così dire. Oggi, nei parchi e nelle stazioni, i bagni pubblici dotati di distributori di carta igienica sono la norma. Nei parchi urbani di Tokyo ci sono in tutto 647 bagni pubblici. Secondo le autorità locali della città nel 1990 la carta igienica era presente solo in alcuni dei bagni pubblici, mentre ora è raro trovarne uno sprovvisto. La East Japan Railway Co, rifornisce di carta igienica tutti i bagni delle sue stazioni. L’uso di carta igienica nei bagni pubblici sembra aver contribuito all’aumento delle vendite.

«Le radici di questa tendenza sono radicate nel carattere dei giapponesi, che vivendo in un clima molto umido desiderano la pulizia sopra ogni altra cosa», ha spiegato Takanori Shintani, professore dell’Università di Kokugakuin esperto di costumi nazionali. «La nozione per cui “il risparmio è una virtù” è svanita: anche questo potrebbe aver contribuito al trend di mercato».

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