Almeno 131 persone sono morte per una frana a El Cambray, in Guatemala

Aggiornamento del 5 ottobre: Il governo ha detto che sono stati recuperati 131 cadaveri e ci sono ancora più di 300 dispersi nella cittadina di Cambray, che domenica è stata sommersa da un’enorme frana. Secondo Alejandro Maldonado, coordinatore per i soccorsi, molte persone non hanno sentito l’ordine di evacuazione e sono rimasti nelle loro case quando la frana è arrivata a Cambray, che si trova 20 chilometri a nord di Città del Guatemala, la capitale del Guatemala.

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Almeno 73 persone sono morte a causa di una frana che ha sommerso la cittadina di El Cambray, circa 20 chilometri a nord di Città del Guatemala, la capitale del Guatemala. Circa 350 persone risultano ancora disperse. I soccorritori sono al lavoro da giovedì notte, quando migliaia di tonnellate di roccia e fango si sono riversate su El Cambray: finora sono state estratte vive dalle macerie 26 persone. Più di mille persone sono impegnate nelle operazioni di soccorso che proseguiranno per tutta la giornata di domenica. Il portavoce delle squadre di soccorso del Guatemala ha detto che dopo 72 ore dall’incidente le speranze di ritrovare sopravvissuti si riducono notevolmente.

La frana è stata causata dalle forti piogge e i soccorritori temono che le precipitazioni potrebbero tornare ad aumentare da un momento all’altro. Il Guatemala è un paese particolarmente vulnerabile a questo tipo di disastri a causa del terreno montagnoso e della sua esposizione agli uragani tropicali. L’estrema povertà del Guatemala spesso costringe gli abitanti a costruire case in zone pericolose e instabili. In passato le autorità avevano sconsigliato la costruzione di nuove case nella zona di El Cambray proprio a causa del rischio di frane. Il disastro di giovedì rischia di essere il peggiore da quando nel 2005 una frana uccise 410 persone nel paese di Panabaj.