La moda e la Cina, a Milano
Il crescente ruolo economico e creativo dei cinesi nella moda si è visto parecchio durante la settimana di sfilate in città
di Enrico Matzeu – @enricomatzeu
La settimana della moda di Milano si è conclusa lunedì 28 settembre con la festa per i dieci anni di Vogue China nella sala delle Cariatidi di Palazzo Reale. Erano presenti molti stilisti e imprenditori della moda; tra gli invitati c’era anche Giorgio Armani, che di Vogue China ha detto: «È moderno, elegante, con molto carattere e molta ricerca». La scelta di Milano come città dove festeggiare questo evento non è casuale, dal momento che nella settimana della moda milanese quest’anno ci sono stati molti stilisti cinesi e aziende italiane con forti partecipazioni di capitali asiatici.
Il 23 settembre, primo giorno di sfilate, il Sole 24 Ore ha scritto che lo stilista Francesco Scognamiglio – che presentava la sua collezione quella sera – ha ceduto il 30 per cento della sua azienda al fondo Y Capital di Hong Kong. Il capo di questo fondo di private equity è il malese Johann Young. Y Capital ha già investimenti nel settore creativo e vorrebbe espandersi in quello del lusso, anche grazie a Scognamiglio. L’azienda del designer italiano, infatti, ha una clientela di alto livello economico e vende per il 95 per cento all’estero, soprattutto in Russia e Giappone. Scognamiglio ha iniziato la sua carriera nella moda quindici anni fa e disegna abiti molto ricercati e quasi sempre molto trasparenti. Negli anni il suo brand ha mantenuto dimensioni abbastanza piccole (il fatturato del 2014 è stato di 5 milioni di euro), nonostante i suoi vestiti siano stati indossati da celebrità come Lady Gaga, Madonna e Jennifer Lopez. Scognamiglio ha ringraziato pubblicamente Young durante la sua sfilata e sul nuovo assetto aziendale ha detto: «L’obiettivo è investire 50 milioni di dollari in tre anni, per rendere questa casa di moda sempre più competitiva a livello globale: nel 2016 presenterò a Parigi la prima collezione Haute Couture e aprirò la prima boutique monomarca a Milano».
Durante la settimana della moda è stata anche inaugurata la nuova boutique di Krizia in via della Spiga, a Milano, completamente ristrutturata dalla nuova proprietaria, l’imprenditrice cinese Zhu Chongyun. Zhu CHongyun controlla dal 2014 il brand Krizia (fondato nel 1964 dalla stilista Mariuccia Mandelli) tramite l’azienda Marisfrolg Fashion Co, di cui è a capo.
Oltre a essere la nuova proprietaria di Krizia, Zhu Chongyun ne è anche la presidente e la designer: dallo scorso febbraio disegna le collezioni del marchio, che non sfilano più in passerella ma vengono solo presentate alla stampa e ai compratori. Come scriveva a febbraio il Corriere della Sera in un’intervista a Zhu Chongyun, prima del suo debutto nella casa di moda, «Krizia è solo la ciliegina sulla torta di un impero dell’abbigliamento con 4mila dipendenti, che ha la sua holding nella Shenzhen Grace Invest Development Co., e il suo braccio operativo nella Marisfrolg Fashion Co., a cui fanno capo i marchi Marisfrolg, Marisfrolg Men, Masfer.SU, Aum e Zhuchongyun». La collezione per la primavera/estate 2016 è stata presentata il 27 settembre, senza troppo interesse da parte dei giornali.
Ha fatto una sfilata invece il marchio cinese La Koradior, che fuori dal calendario ufficiale di Milano Moda Donna ha presentato la nuova collezione disegnata dallo stilista italiano Tony R. La Koradior è la linea di prêt-à-porter del brand Koriador, nato a Shenzhen nel 2007. Più che dei vestiti presentati con la sfilata però, si è parlato della modella Miranda Kerr (una delle cosiddetti “modelle-angelo”, le modelle più importanti del marchio di intimo Victoria’s Secret, tra le altre cose), seduta in prima fila e testimonial dell’azienda cinese.
Altri brand emergenti che hanno presentato le loro collezioni a Milano sono stati Ali Tan, Gulin e Recluse, durante l’evento organizzato a Palazzo Clerici dalla piattaforma cinese di e-commerce Jd.com; gli stilisti Huizhou Zhao e Xiaoyan Li hanno organizzato invece delle sfilate nella sala delle Cariatidi, dove c’è stata poi la festa di Vogue China.