Le foto degli scontri al confine tra Ungheria e Serbia
I migranti hanno cercato di buttare giù la barriera che divide i due paesi, la polizia ha risposto con idranti e gas lacrimogeno: ci sono almeno 22 feriti
Mercoledì vicino a Horgos, al confine tra Ungheria e Serbia, ci sono stati degli scontri tra la polizia ungherese e i migranti bloccati da diverse ore nella cosiddetta “terra di nessuno”, senza poter superare la frontiera ed entrare in territorio ungherese. Negli scontri sono rimasti coinvolti centinaia di migranti, che hanno cercato di tirare giù la barriera fatta con inferriate e filo spinato. La polizia ungherese ha risposto coi cannoni ad acqua e con il lancio di gas lacrimogeno: un portavoce della polizia ha detto che almeno venti poliziotti sono rimasti feriti e ha accusato i migranti di usare i bambini come “scudi umani”. Funzionari ungheresi e serbi hanno detto che almeno due migranti sono rimasti feriti.
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, ha detto di essere rimasto “scioccato” dalla reazione della polizia ungherese e ha aggiunto che un tale trattamento nei confronti dei richiedenti asilo è “inaccettabile”. Le tensioni al confine tra Serbia e Ungheria erano cominciate l’altro ieri, quando il governo ungherese aveva deciso di chiudere il suo confine con la Serbia per fermare il passaggio dei migranti diretti verso la Germania e i paesi dell’Europa settentrionale. Mercoledì alcune centinaia di migranti hanno cominciato ad andare verso il confine tra Serbia e Croazia, per aggirare il blocco dell’Ungheria. Diversi migranti sono già entrati in territorio croato, nonostante le preoccupazioni dovute alla presenza di mine antiuomo sul confine risalenti alla guerra di indipendenza croata all’inizio degli anni Novanta.