Il ruolo di Facebook e degli smartphone nei viaggi dei migranti
Sempre più migranti, soprattutto siriani, viaggiano verso l'Europa con le informazioni ottenute sui social network e aiutandosi con il GPS
La rete televisiva americana CNN ha raccontato il viaggio dei migranti verso l’Europa, passando dalla Turchia e dalla Grecia. Il video mostra il modo con cui alcuni migranti affrontano il loro viaggio e le molte difficoltà: per esempio usano molto la condivisione di informazione e suggerimenti su Facebook e le mappe sugli smartphone. Alessandra Morelli, funzionaria dell’Alto Commissario per i Rifugiati delle Nazioni Unite, ha spiegato che tra i migranti c’è sempre più tecnologia: «il livello di organizzazione è qualcosa di nuovo. Quando i migranti arrivano sanno esattamente dove devono andare e a chi devono rivolgersi. Sanno cosa comprare: Facebook sta avendo un ruolo incredibile».
Nel video di CNN un uomo mostra una delle molte pagine Facebook che i migranti usano per scambiarsi informazioni sui loro viaggi: per esempio consiglia quale tipo di tenda comprare per accamparsi. Amr Zaidah è un siriano di 26 anni, laureato in economia. Alcuni giorni fa ha raccontato come internet abbia contribuito in maniera determinante al suo viaggio verso l’isola greca di Lesbo: «ho fatto ricerche sul viaggio per mesi: sono diventato esperto di previsioni meteo e di come evitare di essere truffati dalle persone sbagliate».
Su Facebook i migranti utilizzano soprattutto dei gruppi – spesso “chiusi” e quindi non accessibili se non su invito – in cui chi ha già completato il viaggio offre informazioni utili a chi ancora lo deve iniziare. Associated Press ha spiegato che uno dei gruppi più usati, al momento non più accessibile, si chiamava “al-Mushantateen“, che in arabo è un gioco di parole tra “esodo” e “valigia”. Alcune settimane fa il New York Times ha raccontato che internet ha contribuito a «intensificare i viaggi sulle rotte che si sono dimostrate più efficaci e relativamente meno pericolose: è per questo motivo che nell’ultimo periodo molti migranti hanno scelto di entrare in Europa passando dai Balcani».
Facebook e l’uso che i migranti ne fanno potrebbero anche contribuire a cambiare le modalità di viaggio, oltre che le rotte. Il New York Times ha scritto che Facebook aiuta a rendere il viaggio più semplice e autonomo e questo potrebbe mettere in crisi le attività illegali dei trafficanti che si fanno pagare per aiutare i migranti nel loro viaggio. È però anche vero che non tutti i migranti usano internet e gli smartphone allo stesso modo. I siriani tendono ad essere più preparati e tecnologicamente equipaggiati per i loro viaggi, anche perché sono più ricchi rispetto ai migranti provenienti da altri paesi. Gli afghani, i somali e gli eritrei sono per esempio più poveri e di conseguenza senza smartphone: i loro viaggi sono quindi più complicati e meno pianificati.