Flavia Pennetta ha vinto gli US Open
Video e foto della finale in cui ha battuto Roberta Vinci, dopo la quale ha annunciato il suo ritiro dal tennis professionistico, a sorpresa
Flavia Pennetta ha vinto la finale degli US Open, tra i più importanti tornei di tennis al mondo, vincendo sulla sua connazionale Roberta Vinci, per due set a zero. A sorpresa, durante la cerimonia di premiazione, Pennetta ha anche annunciato il suo ritiro, di cui si vociferava da mesi. È la prima vittoria di uno Slam – cioè uno dei quattro tornei più importanti: Wimbledon, Roland Garros, US Open e Australian Open – nella sua carriera, in un torneo singolo.
Pennetta è la prima italiana a vincere un torneo dello Slam dal 2010, anno in cui Francesca Schiavone vinse il Roland Garros. In generale, la finale di oggi è stata storica: prima d’ora non era mai capitato che due tenniste o tennisti italiani si affrontassero in una finale dello Slam. In semifinale, inoltre, Vinci aveva già ottenuto un risultato “storico”: ha battuto la fortissima Serena Williams impedendole di vincere tutti gli Slam del 2015, un risultato ottenuto per l’ultima volta da Steffi Graf nel 1988.
Il set più combattuto è stato il primo: Pennetta e Vinci sono arrivate pari al dodicesimo game, e si sono giocate il tie break vinto piuttosto nettamente da Pennetta. In generale, comunque, Vinci ha sbagliato diversi colpi anche facili mentre Pennetta è sembrata più concentrata. Nel secondo set Pennetta ha vinto i primi quattro game, indirizzando di fatto la partita: Vinci ha reagito vincendo il quinto e il sesto game, ma Pennetta ha continuato a stare in testa fino alla fine. Entrambe, comunque, hanno fatto il proprio gioco: Pennetta è stata molto costante e ha perlopiù costretto la Vinci a scambi piuttosto lunghi, in attesa di un suo errore. La Vinci ha giocato smorzando molte palle come suo solito, e cercando molto più spesso di Pennetta di “scendere” a rete.
Chi è Flavia Pennetta
Pennetta è nata a Brindisi nel 1982 ed è diventata professionista nel 2000. Ha avuto una carriera molto buona, anche se piena di infortuni: si è fatta notare già dai primi anni Duemila come una delle tenniste italiane più promettenti, ma è diventata conosciuta dal 2005 in poi. Nel 2008 arrivò quarta, in coppia con Francesca Schiavone, al torneo di tennis nelle Olimpiadi di Pechino. Nel 2009, dopo un ottimo periodo di forma e 15 partite vinte consecutivamente in tornei ufficiali, divenne la prima italiana ad entrare nella classifica delle prime 10 del ranking mondiale.
Fra il 2010 e il 2011 fece due grandi stagioni: nel 2010 vinse in doppio con l’argentina Gisela Dulko il torneo WTA Championship, il torneo professionistico principale dopo i quattro Slam, mentre nel 2011 vinse sempre in coppia con Dulko il suo unico Slam della carriera, l’Australian Open. Pennetta, come molte tenniste di questi anni, è molto brava nel servizio e nelle giocate da fondo campo, quelle che cioè richiedono maggiore potenza nelle braccia: anche oggi ha vinto la maggior parte dei suoi punti decisivi con tiri potenti, piuttosto che con colpi vicino alla rete.
Chi è Roberta Vinci
Roberta Vinci è nata a Taranto nel 1983 e ha iniziato a giocare a tennis “sul serio” sin da adolescente. Fino al 2011 – anno in cui riuscì a entrare nelle prime 20 del ranking mondiale – era considerata una buona tennista, una delle più forti in Italia: dal 2012 al 2014 si fece notare in tutto il mondo per le cinque vittorie ottenute in doppio in tornei Slam in coppia con Sara Errani.
La coppia Errani-Vinci è la migliore nel tennis italiano e una delle più forti al mondo degli ultimi anni: insieme hanno vinto uno Slam in tutti i quattro tornei del circuito – Australian Open, Roland Garros, US Open e Wimbledon. Hanno smesso di fare coppia in campo nel 2014, per motivi non troppo chiari. Anche per il suo stile di gioco, Vinci è spesso stata ritenuta una giocatrice “da doppio”: preferisce giocare sotto rete, come era pratica comune del tennis di qualche anno fa – e come fa ancora oggi uno dei tennisti più forti della storia, Roger Federer – e in molti ritenevano che dovesse essere “completata” da una tennista con caratteristiche diverse dalle sue.