La console onoraria francese che vendeva gommoni ai migranti
Lo ha ammesso in un video girato con una telecamera nascosta nella città turca di Bodrum: è stata sospesa
La console onoraria francese a Bodrum, città sulla costa occidentale della Turchia, è stata sospesa dopo che un servizio televisivo l’ha mostrata mentre ammetteva di avere venduto dei gommoni e altro equipaggiamento nautico ad alcuni migranti in viaggio verso le isole greche. La console, Francoise Olcay, si è giustificata dicendo che le autorità turche fanno lo stesso. Olcay ha anche sostenuto che se lei si fosse rifiutata di vendere la merce qualcun altro l’avrebbe fatto al posto suo. Il ruolo di console onorario non è una vera e propria carica del ministero degli Esteri, ma un titolo onorifico non retribuito che permette a chi lo riceve di continuare la sua professione precedente. Il ruolo principale dei consoli onorari è mantenere i contatti tra i loro connazionali in un paese estero.
Il servizio è andato in onda venerdì sul canale televisivo France 2 ed è stato seguito poche ore dopo dall’annuncio ufficiale della sospensione di Olcay dal suo ruolo di console onorario. La troupe di France 2 ha raggiunto Olcay nel suo negozio di articoli marittimi a Bodrum, sulla costa occidentale della Turchia, circa 500 chilometri a sud di Istanbul. Vicino alla vetrina è esposta una targa che specifica come il negozio sia anche un’agenzia consolare francese. Durante il servizio, girato in gran parte con una telecamere nascosta, i giornalisti chiedono a Olcay se sia cosciente che vendendo materiale ai migranti alimenta il traffico di esseri umani. Olcay risponde che se non lo facesse lei qualcun altro prenderebbe il suo posto.
Quest’anno la rotta che parte dalle coste della Turchia, passa per le isole greche e quindi attraversa i Balcani verso l’Unione Europea è diventata la più frequentata dai migranti, superando quella del Mediterraneo centrale che dalla Libia porta all’Italia meridionale. Si calcola che fino ad oggi circa 160 mila migranti abbiano raggiunto la Grecia in questo modo.