Fabio Aru ha quasi vinto la Vuelta: oggi ha preso la maglia rossa, e domani c’è l’ultima tappa
Aveva 6 secondi di svantaggio dall'olandese Dumoulin e nella tappa di oggi è riuscito a staccarlo, guadagnando quasi 4 minuti (ed è praticamente sicuro di vincere la Vuelta)
Nella tappa della Vuelta appena finita – la ventesima e penultima – l’italiano Fabio Aru è riuscito a recuperare i 6 secondi di svantaggio che aveva rispetto all’olandese Tom Dumoulin, in maglia rossa fino a oggi. Domani ci sarà l’ultima tappa della Vuelta: è breve, pianeggiante e grazie al suo vantaggio Aru è praticamente sicuro di vincerla. La tappa è stata vinta dallo spagnolo Rubén Plaza Molina. Aru ha ora un minuto e 17 secondi su Rodriguez, secondo in classifica, e tre minuti e 46 secondi di vantaggio su Dumoulin, che ora è sesto.
Así queda esta #LV2015: @fabioaru1 , @PuritoRodriguez @rafalmajka tras una etapa histórica el penúltimo día. pic.twitter.com/wRGPWhZJsJ
— La Vuelta (@lavuelta) September 12, 2015
La maglia rossa è il riconoscimento assegnato al vincitore, quello che ci mette il minor tempo a percorrere tutte le tappe della corsa. Aru ha 25 anni ed è nato a San Gavino Monreale, in Sardegna: corre nell’Astana, la stessa squadra di Vincenzo Nibali (che è stato espulso dalla Vuelta il 24 agosto). Aru è arrivato terzo al Giro del 2014, quinto alla Vuelta del 2014 e secondo al Giro del 2015. Quella di oggi era l’ultima tappa in cui Aru poteva sperare di recuperare secondi su Dumoulin: a poco meno di 50 chilometri dall’arrivo è riuscito a staccarlo sul Puerto de la Morcuera, la penultima salita della tappa e della Vuelta.
Durante questa Vuelta, iniziata il 22 agosto, Aru aveva già vestito la maglia rossa per cinque giorni. L’ultimo italiano a vincere la maglia rossa era stato Nibali, nel 2010. Prima di Nibali e Aru solo altri quattro italiani avevano vinto la Vuelta: Angelo Conterno (nel 1956), Felice Gimondi (nel 1968), Giovanni Battaglini (nel 1981) e Marco Giovannetti (nel 1990).
Aru ha cavalcato, vincendo, le montagne spagnole. Ha vinto mostrando forza e sangue freddo. Un infinito olè. L'Italia del pedale c'è.
— Davide Cassani (@davidecassani) September 12, 2015
La Vuelta, che quest’anno è alla sua 70esima edizione, è la più recente tra i tre grandi giri del ciclismo: il Tour ha superato le 100 edizioni e il centesimo Giro d’Italia si terrà nel 2017. Fino a pochi anni fa la Vuelta era considerata meno rilevante del Giro e del Tour, ma negli ultimi anni ha acquisito sempre più importanza: è spesso stata – soprattutto quest’anno – la corsa a tappe con le salite più ripide.