A che punto siamo con gli Europei di calcio
Diverse squadre si sono già qualificate alla fase finale, altre ci sono vicine: un punto della situazione nei vari gironi
Fra sabato e domenica si sono giocate numerose partite dei gironi di qualificazioni degli Europei di calcio, che si disputeranno in Francia nel 2016. Altre partite si giocheranno fra lunedì sera e martedì sera, ma interesseranno quasi solo gironi già stabilizzati. Una volta concluso questo giro di partite, ciascuna squadra ne dovrà giocare solamente altre due, che si disputeranno ai primi di ottobre del 2015. Già negli scorsi due giorni, però diverse squadre hanno matematicamente ottenuto la qualificazione agli Europei – come Inghilterra e Islanda – oppure ci sono arrivate molto vicine, come Galles e Austria. In questo ultimo gruppo c’è anche l’Italia: grazie alle due vittorie ottenute contro Malta e Bulgaria le basterà una vittoria il 10 ottobre contro l’Azerbaigian per essere certa di accedere alla fase finale degli Europei senza giocare gli spareggi (riservati invece alle terze classificate di ogni girone). Abbiamo raccolto gli altri risultati del weekend per avere un quadro completo sulle squadre che stanno andando bene, e quelle che hanno deluso le aspettative. Tutti i gironi sono composti da sei squadre tranne quello del Portogallo in cui sono solo cinque.
Le sorprese
Il risultato più notevole di tutti l’ha probabilmente ottenuto l’Islanda, che nelle ultime due partite ha pareggiato col Kazakistan ma soprattutto ha battuto 1-0 l’Olanda, la nazionale terza classificata ai Mondiali del 2014. Grazie al pareggio di ieri col Kazakistan, in particolare, l’Islanda ha ottenuto la qualificazione matematica agli Europei: prima di ieri, non si era mai qualificata per gli Europei, e nemmeno ai Mondiali. L’Islanda è una piccola nazione di circa 300mila abitanti i cui campi da calcio all’aperto durante la maggior parte dell’anno sono praticamente inagibili. Eppure, negli ultimi anni, è riuscita a diventare una delle più forti nazionali europee: nel 2014 ha sfiorato la qualificazione ai Mondiali perdendo gli spareggi europei con la Croazia, mentre nel 2015 ha praticamente dominato un girone molto difficile con Olanda, Repubblica Ceca e Turchia, fra le altre.
Alcuni hanno attribuito i recenti successi a una generazione di giocatori forti arrivati ad alti livelli più o meno nello stesso periodo, altri al fatto che rispetto al passato i giocatori islandesi tendono a giocare di più all’estero – i giocatori più forti sono il centrocampista Gylfi Sigurðsson dello Swansea e Kolbeinn Sigþórsson del Nantes – altri ancora hanno citato i benefici della costruzione di diversi campi da calcio al chiuso. Già ieri sera è circolato molto il video del festeggiamento dei giocatori islandesi negli spogliatoi, piuttosto agitato.
Not a bad evening this was!! 🙈 🎉👌#NEDICE pic.twitter.com/7jxbl4VEgH
— Johann B Gudmundsson (@Gudmundsson7) September 3, 2015
L’altra squadra che ha sorpreso parecchio nel corso delle qualificazioni è il Galles, che è primo nel suo girone ed è molto vicino a una storica qualificazione: non gioca le fasi finali di un torneo internazionale dal 1958 quando arrivò ai quarti dei Mondiali, ma nella sua storia non ha mai partecipato agli Europei. Il Galles finora ha ottenuto 18 punti in uno dei gironi più complicati di tutti, con Belgio, Israele e Bosnia fra le altre squadre. Buona parte del merito di questi risultati va a Gareth Bale, attaccante esterno del Real Madrid e considerato uno dei giocatori più forti al mondo, che in queste partite di qualificazione ha segnato 6 gol: ma il Galles attuale ha molti altri buoni giocatori fra cui il centrocampista Aaron Ramsey dell’Arsenal e il difensore dello Swansea Ashley Williams.
La partita più importante delle qualificazioni è stata probabilmente la vittoria in casa contro il Belgio, una delle nazionali più forti al mondo, giocata il 16 giugno. Il Galles ha vinto 1-0 proprio grazie a un gol di Gareth Bale.
Hanno fatto molto bene, un po’ a sorpresa, anche le nazionali di Austria e Irlanda del Nord. L’Austria ha da anni una buona nazionale – rinforzata di recente da David Alaba, giovane ma fortissimo terzino del Bayern Monaco – e ha approfittato del cattivo momento della nazionale russa e di quella svedese, molto più rispettate. A tre partite dalla fine del suo girone, l’Austria ha 19 punti: se martedì sera riuscirà a battere la Svezia avrà ottenuto matematicamente la qualificazione. L’Irlanda del Nord invece si giocherà moltissimo contro la Grecia martedì 8 settembre: attualmente è prima nel suo girone con 16 punti e in caso di vittoria sarebbe quasi sicura di giocare gli Europei (a cui non ha mai partecipato). L’Irlanda del Nord ha approfittato del buon momento di forma del suo centravanti Kyle Lafferty – che in passato ha giocato anche al Palermo – che in sette partite del girone ha segnato sei gol.
Le delusioni
In questi gironi ci sono state diverse squadre piuttosto quotate che hanno deluso le aspettative: fondamentalmente, Olanda, Croazia e Grecia. L’Olanda partiva da favorita nel girone A assieme a Islanda, Repubblica Ceca e Turchia, ma a due partite dalla fine si ritrova quarta a 10 punti, lontana due punti dalla Turchia terza classificata. Per sperare di giocare gli spareggi dovrà vincere le restanti partite contro Kazakistan e Repubblica Ceca e sperare che la Turchia – con cui il 6 settembre ha perso 3-0 – faccia pochi punti contro Repubblica Ceca e Islanda (che però è già qualificata).
Un’altra squadra che ha deluso parecchio è la Croazia, ritenuta fra le più forti squadre europee a livello di rosa ma negli ultimi tempi piuttosto discontinua. Doveva dominare il girone H con Italia, Norvegia, Bulgaria e Azerbaigian, e invece domenica ha perso 2-0 contro la Norvegia e ora si ritrova terza a due punti dalla stessa Norvegia e a quattro punti dall’Italia prima in classifica. La squadra che ha fatto peggio, probabilmente, è però la Grecia: partita come favorita del gruppo F – in cui giocano Irlanda del Nord, Ungheria, Romania e Finlandia – è attualmente ultima a due punti. Dal 2014 a oggi ha cambiato quattro allenatori – fra cui anche il noto allenatore italiano Claudio Ranieri – senza grossi cambiamenti. Nel giro di meno di un anno ha persino perso sia in casa sia in trasferta contro la nazionale delle isole Fær Øer, una delle più deboli d’Europa.
Nel mezzo
Hanno fatto il loro dovere Spagna, Germania e Inghilterra. La Spagna si giocherà buona parte della qualificazione l’8 settembre: la Slovacchia ha attualmente i suoi stessi punti, 18, ma la Spagna ha comunque la sicurezza di poter giocare l’ultima partita del girone in casa contro l’Ucraina, che al momento è terza. La Germania campione del mondo in carica è prima nel girone D con Polonia, Irlanda e Scozia e a meno di grosse sorprese si qualificherà senza grossi problemi (ha due punti di vantaggio sulla Polonia e quattro sull’Irlanda, e stasera gioca contro la Scozia quarta in classifica). L’Inghilterra è probabilmente la squadra che ha fatto la migliore figura, finora: ha vinto tutte e sette le partite che ha disputato, segnando fra l’altro 24 gol e subendone solo 3.