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  • Lunedì 7 settembre 2015

Cinque cose sul Gran Premio di Monza di ieri

Da sapere per poter reggere la discussione di oggi alla macchinetta del caffè sulla partenza di Raikkonen, le gomme Mercedes e l'incontro fra Renzi ed Ecclestone

Vettel sul podio durante i festeggiamenti (HOCH ZWEI/picture-alliance/dpa/AP Images)
Vettel sul podio durante i festeggiamenti (HOCH ZWEI/picture-alliance/dpa/AP Images)

Ieri si è disputato sul circuito di Monza il Gran Premio d’Italia di Formula 1, una delle corse più antiche e illustri del Mondiale di Formula 1. La gara è stata dominata dal pilota della Mercedes Lewis Hamilton, come gran parte delle precedenti corse del Mondiale di quest’anno. I piloti delle due Ferrari, Sebastian Vettel e Kimi Räikkönen, sono andati benino e sono arrivati rispettivamente secondo e quinto. Prima e dopo la gara, però, si è parlato di molto altro: della possibilità che il circuito non faccia più parte del Mondiale di Formula 1, ad esempio – c’è una trattativa in corso fra la società che organizza il Mondiale e i gestori del circuito – e dell’infrazione da parte della Mercedes di una regola sulla pressione sulle gomme.

1) La gara
Fondamentalmente, è stata un’altra dimostrazione di come in questa stagione Lewis Hamilton sia nettamente più forte degli altri. Hamilton è rimasto in testa per tutta la gara e già dopo il primo giro aveva staccato Sebastian Vettel di un secondo e mezzo. Hamilton ha persino vinto con il motore nuovo depotenziato per via di alcuni problemi avuti in settimana (Nico Rosberg, il suo compagno di scuderia alla Mercedes, ha corso con un motore vecchio per evitare gli stessi problemi ma si è ritirato per un problema meccanico). A fine gara, Hamilton ha detto che quello di Monza appena trascorso è stato «il miglior weekend [di gara] di sempre». Hanno corso una buona gara anche i due piloti della Williams, Felipe Massa e Valtteri Bottas: sono stati fra le prime posizioni in tutta la gara e negli ultimi giri hanno lottato per il terzo posto, ottenuto da Massa.

2) Le Ferrari
Considerato il dominio di Hamilton quest’anno, il secondo posto di Vettel è stato comprensibilmente celebrato come un successo da parte della squadra Ferrari, che pure a Monza aveva sperato di vincere il primo posto. Raikkonen invece è partito malissimo ma ha fatto una grande rimonta arrivando quinto. Dopo la gara si è parlato molto della partenza di Räikkönen: nonostante partisse in seconda posizione, si è incartato ed è rimasto praticamente fermo nei primi secondi dopo il via.

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Nelle interviste del dopo gara, Räikkönen ha detto di «aver fatto le cose normali per quanto ne so, poi è entrato l’antistallo [un dispositivo che evita lo spegnimento del motore] e avete visto cosa è successo». Secondo Maurizio Arrivabene, capo della scuderia Ferrari di Formula 1, Raikkonen «deve aver fatto uno sbaglio nella pulsantiera». Arrivabene, comunque, ha precisato di vedere «il bicchiere mezzo pieno: la corsa di Sebastian [Vettel], fino al secondo posto finale, è stata incredibile».

3) La questione delle gomme Mercedes
A un certo punto della gara, il membro dello staff Mercedes che manteneva le comunicazioni con Hamilton gli ha detto di spingere ancora, nonostante avesse un largo vantaggio. Lo stesso Hamilton nelle interviste di fine gara ha detto di essere rimasto piuttosto confuso da quell’ordine, ma di averlo eseguito: ha poi finito la gara precedendo di 25 secondi Sebastian Vettel. Poco dopo la fine della gara la Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA), cioè la società che organizza e gestisce il campionato di Formula 1, ha detto che le due Mercedes avevano fatto registrare una pressione delle gomme inferiore a quella consentita prima della partenza (una minore pressione delle gomme rende la macchina leggermente più veloce, ma anche più instabile). La Mercedes ne era stata informata a metà gara, questo spiega la richiesta nei confronti Hamilton di guadagnare vantaggio per attenuare eventuali penalizzazioni di alcuni secondi sul tempo finale.

Secondo la FIA, in particolare, una gomma di Hamilton aveva una pressione di 0,3 psi (cioè libbre per pollice quadrato: una unità di misura anglosassone per la pressione) al di sotto del minimo consentito, mentre quella di Rosberg di 1,1 al di sotto. La FIA, però, poco dopo ha confermato la vittoria di Hamilton. In pratica, la pressione delle gomme è stata misurata dopo che i meccanici Mercedes avevano tolto le coperte termiche appena prima della gara: di conseguenza, la pressione delle gomme aveva subito un calo improvviso dovuto allo sbalzo di temperatura. In seguito alla decisione della FIA, non ci sono state particolari proteste.

4) Gli sviluppi sul futuro del circuito
Nei giorni precedenti il Gran Premio di Monza si era molto parlato di un’intervista in cui Bernie Ecclestone, CEO della società che controlla il campionato di Formula 1, diceva che c’erano alcuni problemi nella trattativa per rinnovo del contratto fra la società che gestisce il circuito di Monza e il campionato di Formula 1, che scade nel 2016. Secondo la Gazzetta dello Sport, la società gestita da Ecclestone vuole circa 25 milioni all’anno per continuare a organizzare il Gran Premio d’Italia a Monza, mentre il presidente della Lombardia Roberto Maroni aveva detto che l’offerta totale sarebbe circa 15 milioni.

Il 5 settembre però, dopo un incontro con Ecclestone, Maroni ha comunque detto che «al 99,9 per cento Monza è salva». Prima del Gran Premio, inoltre, il presidente del Consiglio Matteo Renzi si è incontrato per circa dieci minuti con Ecclestone: non è chiaro di cosa abbiano parlato, ma nei giorni scorsi Renzi aveva detto: «giù le mani da Monza, glielo diremo a Ecclestone, la Formula Uno sta in piedi non solo per i soldi ma anche per i simboli». Anche Sergio Marchionne, capo di Fiat e di Ferrari, ha detto che «bisogna fare di tutto per salvare l’evento e Ecclestone deve tenere conto dell’importanza di Monza».

5) Il resto del campionato
Mancano sette Gran Premi al termine del Mondiale di Formula 1, ed Hamilton è nettamente il favorito per la vittoria finale. Hamilton ha 252 punti, mentre Rosberg ne ha 199 e Vettel 178. A meno di grosse sorprese e guardando all’andamento della stagione – in cui Hamilton ha vinto 8 gare su 12 – Hamilton arriverà primo mentre Vettel potrà giocarsela con Rosberg per il secondo posto.

Come era previsto a inizio stagione, praticamente ogni gara di quest’anno è stata dominata dalle Mercedes di Hamilton e Rosberg: l’unico ad aver partecipato alla competizione è stato Sebastian Vettel, che finora è quasi sempre arrivato fra i primi cinque ed è riuscito a vincere due Gran Premi, in Malesia e Ungheria. C’è moltissima distanza fra i primi tre piloti in classifica generale e tutti gli altri. Ha deluso soprattutto Kimi Räikkönen, che in questa stagione si è ritirato tre volte ed è salito una sola volta sul podio.