Il GP di Monza di Formula 1 per tutti
Una guida per chi vuole godersi almeno la gara nazionale, ma ha bisogno di un ripasso
Aggiornamento: Lewis Hamilton ha vinto il Gran Premio di Monza di Formula 1, Sebastian Vettel è arrivato secondo e Felipe Massa terzo. Qui l’ordine di arrivo completo.
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Il Gran Premio d’Italia di Formula 1 si tiene oggi alle 14, come sempre all’autodromo di Monza, pochi chilometri a nord di Milano. Il pilota britannico Lewis Hamilton della Mercedes partirà in pole position – come altre 11 volte nelle 12 gare disputate questa stagione. Hamilton è in testa alla classifica del Mondiale ed è il favorito per la vittoria del Gran Premio di oggi. Hamilton ha 227 punti nel Mondiale, 28 in più di del tedesco Nico Rosberg, suo compagno di squadra. Al secondo e al terzo posto nella griglia di partenza del Gran Premio di Monza ci sono i due piloti della Ferrari – il finlandese Kimi Raikkonen e il tedesco Sebastian Vettel – e dietro di loro, in quarta posizione, c’è Rosberg. Nella classifica del Mondiale Vettel ha 160 punti in classifica, Raikkonen ne ha 82.
Il Gran Premio di Monza
I piloti di Formula 1 dovranno completare 53 giri della pista di Monza, per un totale di oltre 306 chilometri. Quella del 2015 è l’86esima edizione del Gran Premio d’Italia, che si è quasi sempre corso a Monza dal 1922 a oggi. Il Gran Premio di Monza si corre su uno dei circuiti del Mondiale con la più alta velocità media di percorrenza sul giro. Questo significa che i piloti tengono il piede sull’acceleratore fino in fondo per quasi tutto il tempo del giro. Il circuito di Monza è anche uno di quelli in cui è possibile vedere dei sorpassi, soprattutto al termine dei lunghi rettilinei che richiedono ai piloti di fare delle brusche frenate. Nel 2014 il Gran Premio d’Italia è stato vinto da Hamilton, davanti a Rosberg. Hamilton ha anche vinto nel 2012. Nel 2011 e nel 2013 il vincitore è stato invece Vettel, che al tempo correva ancora per la Red Bull, e non per la Ferrari.
Il futuro del Gran Premio di Monza
Negli ultimi giorni sì è molto parlato della possibilità che il Gran Premio di Monza potesse dai prossimi anni non fare più parte del Mondiale di Formula 1. Il problema è legato ai soldi: per far parte del Mondiale ogni Gran Premio deve pagare una sorta di quota d’iscrizione. La contesa degli ultimi giorni ha riguardato l’ammontare di quella quota. Venerdì Bernie Ecclestone – il capo della FOM (Formula One Management), la società privata che controlla e gestisce l’organizzazione degli eventi di Formula 1 – aveva definito “assai improbabile” il rinnovo del contratto che lega Formula 1 e Gran Premio di Monza. Dopo quella dichiarazione Ecclestone ha però incontrato il governatore della Lombardia Roberto Maroni, che ha detto: «Al 99,9 per cento Monza è salva. Abbiamo garantito a Ecclestone che vogliamo chiudere l’accordo e lo faremo entro la fine di quest’anno. Ora abbiamo 3 mesi per trovare le risorse».
A che punto siamo col Mondiale
Contando anche il Gran Premio di Monza, mancano otto Gran Premi al termine del Mondiale di Formula 1 e sembra che gli unici due veri contendenti per la vittoria finale saranno Hamilton e Rosberg. Il secondo e il terzo posto ottenuti da Raikkonen e Vettel – i migliori piazzamenti alla partenza dell’anno per le Ferrari – fanno però sperare la Ferrari in una possibile vittoria nel Gran Premio “di casa”.
Come era previsto a inizio stagione, praticamente ogni gara di quest’anno è stata dominata dalle Mercedes di Hamilton e Rosberg: l’unico ad aver partecipato alla competizione è stato Sebastian Vettel, che finora è quasi sempre arrivato fra i primi cinque (nell’ultima gara è però arrivato 12esimo) ed è riuscito a vincere due Gran Premi, in Malesia e Ungheria. C’è moltissima distanza fra i primi tre piloti in classifica generale e tutti gli altri. Ha soprattutto deluso Kimi Raikkonen che in questa stagione si è ritirato tre volte, salendo una sola volta sul podio.
Come vederlo
Il Gran Premio d’Italia sarà visibile su Rai 1 e sul canale 201 di Sky, Sky Sport 1, a partire dalle 14. In streaming, sarà visibile sul sito Rai e, a pagamento, grazie al servizio Sky Go, disponibile per gli abbonati Sky.