Guida agli Europei maschili di basket
Iniziano domani e parteciperà quella che molti considerano "la nazionale italiana più forte di tutti i tempi": tutte le cose da sapere
Sabato 5 settembre la nazionale italiana maschile di basket giocherà la sua prima partita dei campionati europei. Il torneo si giocherà fino al 20 settembre in cinque città di quattro paesi europei – Croazia, Francia, Germania, Lettonia – con la fase finale che si terrà nella città francese di Lille. Attorno a questa edizione degli Europei c’è grande attesa anche in Italia, contrariamente a quanto avvenuto più volte in passato. Gianni Petrucci, presidente della Federazione Italiana Pallacanestro (FIP), ha definito questa nazionale la “più forte di tutti i tempi” (qui c’è l’elenco dei 12 giocatori convocati).
In effetti ci sono diverse ragioni per essere ottimisti: la più importante è la presenza contemporanea in nazionale di tutti i giocatori NBA, cioè quelli che giocano o hanno giocato in una squadra del campionato di basket americano, considerato da tutti il più difficile e spettacolare al mondo. La sensazione – confermata anche da alcuni giocatori della nazionale – è che si tratti del “momento giusto”: molti nazionali, ha detto il capitano Gigi Datome, sono all’apice della loro carriera e hanno preso decisioni importanti per la prossima stagione. In altre parole: con questo gruppo si può vincere ora, nel prossimo futuro occasioni così probabilmente non ce ne saranno più.
Come funzionano gli Europei, chi sono le favorite
Gli Europei di basket si giocano in quattro paesi europei, una scelta senza precedenti per una manifestazione di questa importanza: la FIBA Europe, l’organo che governa la pallacanestro in Europa, aveva deciso di giocare gli Europei in Ucraina, ma nel giugno del 2014 aveva cambiato idea a causa della situazione molto precaria nell’est del paese. A questi Europei giocheranno 24 squadre divise in quattro gironi da sei. Le prime 4 qualificate di ciascun girone passeranno il turno e accederanno agli ottavi di finale: le prime giocheranno contro le quarte, le seconde contro le terze. Il girone A è accoppiato agli ottavi al girone B, mentre il girone C al girone D. Solo le due finaliste si qualificheranno alle prossime Olimpiadi. Per capirci qualcosa c’è il tabellone qui sotto.
Veniamo all’Italia. La nazionale italiana è finita nel girone B, il più difficile di tutti: include Spagna, Serbia, Turchia, Germania e Islanda. Già riuscire a passare il turno non sarà facile: e l’Italia dovrebbe comunque evitare di qualificarsi come quarta, perché a quel punto rischierebbe di incontrare subito la Francia agli ottavi di finale (nel caso in cui la Francia arrivasse prima nel girone A, scenario molto probabile).
Ad oggi le due squadre più forti in Europa – quelle che sembrano una spanna sopra tutti – sono la Spagna e la Francia. La nazionale spagnola ha vinto moltissimo negli ultimi 15 anni: tra le altre cose ha vinto gli Europei nel 2011 e nel 2013, e ha ottenuto la medaglia d’argento alle Olimpiadi del 2012. La nazionale francese, che ha sempre avuto molto potenziale ma che ha quasi sempre ottenuto meno di quanto atteso, è la squadra campione europea in carica e ai Mondiali del 2014 si è classificata terza: ci giocano ben sei giocatori NBA, tra cui la coppia dei San Antonio Spurs Boris Diaw e Tony Parker, vincitori dell’NBA nella stagione 2013-2014. Dietro a Francia e Spagna c’è la Serbia, un’altra squadra molto forte che è stata sorteggiata nel girone con l’Italia. Poi ci sono molte buone squadre e qualche squadra “materasso” – ma molto poche – come l’Islanda.
“La nazionale italiana più forte di tutti i tempi”
Ci sono diverse ragioni per cui Gianni Petrucci l’ha definita in questo modo, nonostante le molte cautele espresse dall’allenatore Simone Pianigiani e dagli stessi giocatori. Come prima cosa rispetto agli Europei del 2013 ci sono tutti i giocatori NBA – Danilo Gallinari, Andrea Bargnani, Marco Belinelli e Gigi Datome – e nessuno di loro ha particolari problemi fisici, e anche questa è una novità assoluta.
Nei tornei di avvicinamento agli Europei, Pianigiani ha provato diversi quintetti e ha spostato i suoi giocatori in diversi ruoli: in linea di massima Bargnani giocherà da centro; Gallinari da ala grande, ma potrebbe essere anche spostato in posizione di centro nel caso si voglia dare più velocità alla squadra; Belinelli giocherà soprattutto da guardia – in modo da sfruttare le sue doti di tiratore da tre – e Datome da ala piccola. Uno dei vantaggi di questa nazionale è che i suoi giocatori più forti sono distribuiti in quasi tutti i ruoli del campo e potenzialmente potrebbero anche giocare insieme. Nel ruolo di playmaker si alterneranno Andrea Cinciarini, che quest’estate si è trasferito da Reggio Emilia a Milano, e Daniel Hackett, che ha firmato un contratto con la forte squadra greca dell’Olympiacos. Pianigiani finora ha spesso preferito Cinciarini nel quintetto iniziale, ma le cose potrebbero anche cambiare. Hackett – che ha più talento e molta più esperienza internazionale – sta pagando ancora le diffidenze dovute alla recente squalifica decisa dalla FIP dopo che nel luglio 2014 aveva lasciato il raduno della nazionale senza dare spiegazioni (in generale il rapporto passato tra Hackett e la nazionale italiana è stato piuttosto turbolento).
Nell’ultimo mese la nazionale ha disputato quattro tornei amichevoli per allenarsi in vista degli Europei, di cui gli ultimi tre con in campo anche i giocatori della NBA. Complessivamente, l’Italia ha perso solo contro Ucraina e Slovenia – due nazionali comunque rispettate – e ha mostrato buone cose nonostante alcuni noti cali di concentrazione.
Nella nazionale italiana ci sono anche alcuni giovani molto promettenti. Il più forte è sicuramente Alessandro Gentile, 22 anni e capitano dell’Olimpia Milano, una delle squadre più forti del campionato italiano. Gentile può giocare sia guardia che ala piccola: ha un fisico molto forte e un buon tiro da fuori. Al draft NBA del 2014 è stato selezionato al secondo giro come 54esima scelta assoluta dai Minnesota Timberwolves, che hanno poi ceduto i suoi diritti agli Houston Rockets. Per ora, comunque, Gentile ha deciso di fare almeno un altro anno a Milano.
Nell’ultima stagione, oltre a Gentile, hanno impressionato anche Amedeo Della Valle, 22 anni, e Achille Polonara, 23 anni, entrambi giovani di Reggio Emilia che hanno giocato la finale scudetto contro Sassari nella stagione appena conclusa (lo scudetto poi l’ha vinto Sassari). Questi giocatori hanno già vinto delle medaglie con la nazionale italiana giovanile: Della Valle ha vinto l’oro degli Europei Under-20 del 2013, ottenendo anche il riconoscimento di MVP del torneo. Gentile e Polonara, insieme a Nicolò Melli, 24 anni, hanno vinto la medaglia d’argento agli Europei Under-20 del 2001, perdendo in finale contro la forte Spagna.
È difficile dire quali siano gli obiettivi minimi per l’Italia. Il torneo si prospetta molto equilibrato, con parecchie squadre che possono arrivare tra le prime otto d’Europa. Diciamo che sarebbe l’edizione giusta per provare a vincere una medaglia.
L’ultima volta che abbiamo vinto gli Europei
L’Italia ha vinto due volte un campionato europeo: nel 1983 e nel 1999. La sera del 3 luglio 1999 la nazionale italiana di basket giocò la finale dei campionati Europei contro la Spagna. I giocatori più rappresentativi di quella nazionale – tutti del campionato italiano – erano Carlton Myers, Andrea Meneghin (figlio di Dino Meneghin, vincitore degli Europei di Nantes del 1983) e Gregor Fucka. Ma c’erano anche tanti buoni giocatori, come per esempio il playmaker Gianluca Basile, che sarebbe diventato molto forte negli anni successivi prima alla Fortitudo Bologna e poi nel Barcellona, l’ala Alessandro De Pol e la guardia Alessandro “Picchio” Abbio. In panchina come allenatore c’era Bogdan Tanjević.
L’Italia era una squadra molto buona che giocava un basket particolare: per esempio Tanjević non usava nel quintetto iniziale un playmaker di ruolo, ma faceva partire in posizione di playmaker Andrea Meneghin, uno che nella sua squadra di club si alternava soprattutto tra il ruolo di guardia e quello di ala piccola. Il gioco italiano sfruttava due cose in particolare: la capacità dei più alti di giocare anche fuori dall’area piccola – sia Giacomo Galanda che Gregor Fucka potevano tirare da tre, anche con buone percentuali – e le potenzialità in attacco di due grandi giocatori offensivi come Carlton Myers e Gregor Fucka.
L’Italia era una nazionale messa in campo molto bene, come aveva dimostrato la semifinale contro la Jugoslavia, considerata una delle nazionali europee più forti di sempre. Ci giocavano, tra gli altri: Saša Danilović, fortissimo e vincente giocatore della Virtus Bologna, squadra che l’anno precedente aveva vinto la Coppa dei Campioni (oggi Eurolega) e che in Italia vinceva trofei nazionali uno dopo l’altro; Dejan Bodiroga, uno dei più completi giocatori europei degli ultimi vent’anni, che nel 1992 era scappato in Italia dopo l’inizio della guerra civile in Croazia; Peja Stojaković, giocatore serbo (ora greco) che negli anni successivi avrebbe giocato in diverse squadre NBA e che sarebbe stato considerato dalla stessa NBA uno dei 10 tiratori più forti di tutti i tempi; e Vlade Divac, che aveva già giocato diverse stagioni in NBA e che oggi viene celebrato come uno dei migliori centri passatori di sempre. La partita fu molto tirata e finì inaspettatamente 71-62 per l’Italia. Due giorni dopo l’Italia vinse in finale contro la nazionale spagnola, che era molto forte ma non dello stesso livello della Jugoslavia: la partita finì 64-56, un punteggio piuttosto basso, segno che la partita era stata molto intensa soprattutto nella fase difensiva. Myers fece 18 punti, Fucka fu nominato miglior giocatore del torneo.
Cose simili e diverse tra la nazionale del 1999 e quella del 2015
La nazionale italiana di oggi è molto diversa da quella del 1999. Per prima cosa da anni alcuni dei suoi giocatori più importanti non giocano nel campionato italiano, che rispetto a 15 anni fa ha perso parecchio del suo prestigio: Marco Belinelli, Andrea Bargnani e Danilo Gallinari sono da diverso tempo in NBA. Gigi Datome, il capitano della nazionale, ha giocato negli ultimi due anni in NBA e ora ha firmato un contratto con il Fenerbahçe, forte squadra turca. La prossima stagione non giocheranno più nel campionato italiano anche Daniel Hackett, che andrà all’Olympiacos, in Grecia, e Nicolò Melli, che giocherà con il Bamberg, in Germania (entrambe squadre che partecipano all’Eurolega).
Seconda cosa: l’Italia di oggi viene da anni di prestazioni molto modeste nei tornei internazionali. Negli ultimi 10 anni l’Italia ha mancato le qualificazioni a Olimpiadi e Mondiali e si è sempre piazzata molto dietro agli Europei. L’Italia del 1999 si era classificata seconda agli Europei di Barcellona di due anni prima – aveva perso in finale proprio contro la Jugoslavia – e avrebbe continuato anche negli anni successivi a ottenere buoni risultati, come la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Atene del 2004. Mentre la nazionale del 1999, per quanto non favorita, era considerata dalle avversarie una squadra da temere, l’Italia di oggi sembra avere più un ruolo da “outsider”, anche se i suoi giocatori sono piuttosto noti in Europa.
A livello tecnico e tattico è più difficile parlare delle differenze tra le due nazionali, anche per come è cambiato il gioco negli ultimi 15 anni: sicuramente quella di oggi è una squadra molto più alta e forte fisicamente e che giocherà con un playmaker di ruolo, Hackett o Cinciarini. Il gruppo del 1999 era probabilmente molto più solido e compatto in difesa di quello attuale. Rimane la preferenza dei “lunghi” italiani a giocare “faccia a canestro”, ovvero iniziare spesso la propria azione d’attacco frontalmente a canestro, una cosa non troppo usuale: in particolare Bargnani, che gioca da centro e sarà impiegato nel ruolo da “cinque”, ha mostrato negli ultimi anni una preferenza ad attaccare il canestro da lontano, prendendosi anche qualche tiro da tre. La maggior parte dei commentatori ritiene comunque che la nazionale odierna abbia più talento rispetto a quella del 1999, ma potrebbe scontare le difficoltà dei giocatori NBA di adattarsi al gioco europeo e il fatto che per una ragione o per l’altra negli ultimi anni i suoi giocatori hanno giocato molto poco insieme.
Come vederli
Gli Europei di basket saranno visibili in esclusiva in tv a pagamento sui canali satellitari di Sky. Il canale Sky Sport 3 (203) sarà interamente dedicato al torneo. Saranno trasmesse in diretta tutte le partite dell’Italia e delle squadre del suo girone, oltre a tutte le partite della fase a eliminazione diretta. In streaming, le partite saranno visibili agli abbonati Sky che hanno attivato il servizio SkyGo: per gli altri è possibile acquistare solo il pacchetto degli Europei su SkyOnline.