La scoperta di un grande giacimento di gas nel Mar Mediterraneo
Si trova al largo delle coste dell'Egitto, in un'area controllata totalmente dall'ENI, dice l'ENI
Domenica 30 agosto l’azienda energetica ENI, la più grande d’Italia e una delle più grandi d’Europa, ha annunciato la scoperta di un grande giacimento di gas nel Mediterraneo, al largo delle coste dell’Egitto. ENI lo ha definito «il più grande giacimento di gas nel Mediterraneo» e se fosse così potrebbe sostenere la domanda egiziana di gas naturale, dato che il paese attraversa da tempo una grave crisi energetica. La scoperta del giacimento è stata confermata dal governo dell’Egitto ma non ci sono per il momento altre informazioni che non vengano dai comunicati di ENI, quindi i dettagli andrebbero presi con le molle.
Secondo il comunicato di ENI, il giacimento si trova in un’area del Mediterraneo davanti all’Egitto a circa 200 chilometri dalla costa a una profondità di 1.450 metri, nel cosiddetto “Shorouck Block” dove ENI è attiva dal gennaio del 2014. L’estensione del giacimento sarebbe di circa cento chilometri quadrati: dalle informazioni geologiche e geofisiche disponibili, e dai dati raccolti nel pozzo di scoperta, la quantità di energia stimata equivale a 5,5 miliardi di barili di petrolio (850 miliardi di metri cubi di gas).
Quell’area è gestita esclusivamente da ENI. L’attuale CEO della società, Claudio Descalzi, ha fatto sapere che saranno utilizzate le strutture esistenti sia a mare che a terra per mantenere i costi di sviluppo relativamente bassi. Ci vorranno diversi mesi per risolvere questioni legate ai contratti per lo sviluppo e la produzione, ma la perforazione dovrebbe iniziare all’inizio del prossimo anno. Se così fosse, in base ai progetti passati, la produzione comincerebbe circa un anno dopo, dunque all’inizio del 2017. Nella produzione ENI avrà una partecipazione pari al 50 per cento, mentre il resto sarà detenuto dalla società petrolifera di stato dell’Egitto.
ENI è la più grande azienda italiana per vendita e valore di mercato e il più grande produttore occidentale di energia in Africa. ENI è presente in Egitto dal 1954 e lo scorso marzo scorso aveva firmato un accordo che prevedeva investimenti pari a circa 5 miliardi di dollari per lo sviluppo di 200 milioni di barili di petrolio e circa 37 miliardi di metri cubi di gas: la scoperta del nuovo giacimento – qualora il suo potenziale dichiarato fosse confermato e si rivelasse verosimile – porterà molto probabilmente a una revisione al rialzo di queste cifre.