Più di cento morti a Zuara, in Libia
E la cifra potrebbe aumentare, dato che ci sono decine di dispersi: si parla di uno dei naufragi più gravi dell'estate nel canale di Sicilia
Il numero dei corpi recuperati a Zuara, in Libia, in seguito al naufragio di due imbarcazioni fra giovedì 27 e venerdì 28 agosto, è salito ad almeno 117. Un portavoce della Croce Rossa ha detto inoltre al New York Times che altre 30 o 40 persone risultano disperse. Il Guardian, invece, parla di circa 200 morti. Se cifre del genere fossero confermate, si tratterebbe di uno dei naufragi più gravi di questa estate nel canale di Sicilia. Secondo le ricostruzioni dei giornali internazionali, l’imbarcazione più grossa era partita con circa 400 persone a bordo e si è rovesciata poche ore dopo l’inizio del suo viaggio. Quaranta persone sono rimaste intrappolate nella stiva e i loro corpi sono stati trovati poco dopo che l’alta marea ha spinto il relitto sulla spiaggia.
Altri corpi sono stati trovati da un’imbarcazione della guardia costiera libica intorno al relitto, mentre 201 persone sono state salvate. Secondo i funzionari della guardia costiera, le persone a bordo dell’imbarcazione erano originarie di Pakistan, Siria, Marocco, Bangladesh e di diversi paesi dell’Africa sub-sahariana. Questa settimana, 52 corpi erano già stati trovati nella stiva di una nave soccorsa da un’unità della marina svedese. Con il naufragio di Zuara salgono a 2.500 i migranti morti quest’anno nel tentativo di attraversare il Canale di Sicilia.
Zuara si trova nella parte nord-occidentale della Libia, vicino al confine con la Tunisia, è considerato il porto principale per chi vuole raggiungere illegalmente l’Italia e si trova a meno di 300 chilometri a sud di Lampedusa. Lo scorso aprile il quotidiano britannico Guardian aveva pubblicato una lunga inchiesta sui trafficanti libici di Zuara che raccontavano come ogni peschereccio nel porto della città potesse trasformarsi in poche ore in un’imbarcazione per il traffico dei migranti. Venerdì 28 agosto alcune decine di persone hanno brevemente manifestato contro i trafficanti in un incrocio, ma il Guardian ha fatto notare che alcuni abitanti li considerano un’importante risorsa per l’economia della città.
Zuara si trova nella parte di Libia controllata nominalmente dal governo di Tripoli, quello appoggiato dalla milizia islamista Alba Libica. Il governo di Tripoli è in lotta con quello di Tobruk, riconosciuto dalla comunità internazionale. Il resto del paese è in mano a milizie indipendenti e gruppi armati in lotta fra loro. Tra questi gruppi i più potenti sono quelli legati ad al Qaida e quelli che hanno dichiarato la loro fedeltà all’ISIS e che controllano la città di Sirte.