Le colorate proteste contro il primo ministro, in Malesia
Migliaia di persone chiedono le sue dimissioni a causa di un presunto scandalo di corruzione: si vestono quasi tutte di giallo, il colore del movimento Bersih (che in malesiano significa "pulito")
Decine di migliaia di persone stanno manifestando nella capitale Kuala Lumpur e in altre parti della Malesia per chiedere le dimissioni del primo ministro Najib Razak, che ha 62 anni ed è in carica dal 2009. Razak è accusato di aver sottratto centinaia di milioni di euro da un fondo di investimento statale e di averli versati in un suo conto bancario (sebbene la commissione nazionale anti corruzione abbia detto che lui non c’entra). La polizia non ha autorizzato le manifestazioni ma i dimostranti, che appartengono a una coalizione di ONG chiamata “Bersih”, pianificano di continuare le proteste fino a domenica 30.
Secondo i giornalisti presenti sul posto le proteste al momento procedono in maniera pacifica e festosa. I manifestanti indossano magliette, pettorine, cappelli o ombrelli gialli, il colore di Bersih che in malese significa “pulito”. I cortei sono accompagnati da discorsi di leader politici, musica e trombette vuvuzela. Migliaia di poliziotti sono stati schierati a Kuala Lumpur e cordoni di polizia bloccano l’accesso a piazza Indipendenza, uno dei luoghi più simbolici della capitale. Nel 2012, nel corso delle ultime grandi manifestazioni che hanno coinvolto la capitale, la polizia utilizzò idranti e gas lacrimogeni per disperdere la folla. Secondo gli organizzatori della manifestazione ci sono in strada tra le 50mila e le 80mila persone.
I manifestanti accusano il primo ministro Najib di aver sottratto circa 650 milioni di euro da un fondo di investimento pubblico chiamato 1MDB. Il fondo venne creato nel 2009 per trasformare Kuala Lumpur in un centro finanziario mondiale. Secondo i critici il fondo è stato gestito in maniera inefficiente e ha sprecato gran parte del suo capitale investendo in maniera clientelare. Alla fine del 2014 il fondo ha cominciato a saltare pagamenti ai suoi creditori e successivamente si è scoperto che aveva contratto 10 miliardi di euro di debiti. Il primo ministro ha sempre respinto le accuse e il suo partito, oltre alla commissione anti-corruzione, hanno stabilito che il versamento sul suo conto bancario è avvenuto da parte di alcuni anonimi finanziatori mediorientali.
Najib è primo ministro della Malesia dal 2009. Suo padre è stato il secondo primo ministro della storia del paese, che ha ottenuto l’indipendenza dal Regno Unito nel 1957, e suo zio è stato il terzo. Najib al momento non sembra molto indebolito dallo scandalo. Nelle settimane precedenti ha cacciato diversi membri del governo che lo avevano criticato per lo scandalo, mentre le autorità giudiziarie hanno sospeso due giornali e oscurato il sito internet che per primo si era occupato dello scandalo 1MDB.