Chi è Mattia Fantinati, il deputato M5S che ha criticato Comunione e Liberazione
Il deputato diventato famoso per il discorso contro CL al meeting di CL ha 40 anni ed è un ingegnere veronese
Nelle ultime ore sta circolando moltissimo su internet il video dell’intervento del deputato del M5S Mattia Fantinati al meeting di Rimini del movimento cattolico Comunione e Liberazione. Era la prima volta che un esponente del Movimento era stato invitato all’incontro, dove vengono ospitati ogni anno importanti politici sia di destra che di sinistra, e la decisione di accettarlo era stata molto contestata dai sostenitori del M5S. Il discorso di Fantinati – che si definisce cattolico – è stato molto severo e critico nei confronti di CL, ma anche molto apprezzato perché riassume buona parte delle accuse che il movimento riceve da tempo: di essere, per esempio, soprattutto una lobby di potere interessata a controllare sanità, scuole private cattoliche, università e appalti pubblici.
Mattia Fantinati – che prima di questo discorso non si era fatto particolarmente notare sui media – ha 40 anni, è nato a Nogara ed è cresciuto a Verona, dove vive. Si è laureato in Ingegneria gestionale a Brescia e poi ha seguito corsi di specializzazione sia in Italia (alla Bocconi) che all’estero (all’Università di Pechino e alla London School of Economics di Londra), soprattutto in ambito economico. «Di esperienza ne ho fatta parecchia», scrive sul suo sito, «sia all’interno di aziende e multinazionali italiane che straniere, specializzandomi nel settore delle energie rinnovabili, prima di biomasse e poi di impianti fotovoltaici». Dal 2010 al 2014 è stato consigliere dell’Ordine degli Ingegneri di Verona.
Fantinati è stato eletto deputato con il M5S nel 2013 nella circoscrizione Veneto. Fa parte della X Commissione Attività Produttive e della Commissione Parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo. Finora si è occupato soprattutto di imprese e ha presentato una proposta di legge per esentare dall’IRAP le microimprese. Tra gli emendamenti che ha proposto ne sono stati approvati tre: uno al disegno legge “Destinazione Italia”, uno alla legge di Stabilità e uno alla Finanziaria.
Spiega sempre sul suo sito:
«Il 10 dicembre 2013 ho fatto approvare un mio emendamento alla Legge Finanziaria relativo alla delocalizzazione. Nel dettaglio: le imprese che delocalizzano fuori dalla Unione Europea e riducono il personale del 50% perdono gli incentivi pubblici e devono restituire quelli ricevuti.
Il 5 febbraio 2014 è stato approvato un altro mio emendamento nel DL “Destinazione Italia” per la compensazione delle cartelle esattoriali a favore delle imprese titolari di crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, per somministrazione, forniture, appalti e servizi, anche professionali, maturati nei confronti della pubblica amministrazione e certificati secondo le modalità previste dai decreti del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2014.
Il 20 novembre 2014 è la volta dell’emendamento nella “Legge di Stabilità 2014″ che prolunga la compensazione delle cartelle esattoriali a favore delle imprese titolari di crediti verso la Pubblica Amministrazione all’anno 2015».
Secondo i dati di OpenPolis, Fantinati ha presenziato al 70 per cento delle sedute in parlamento e votato contro le indicazioni del suo gruppo parlamentare solo 58 volte (lo 0,7 per cento dei voti). Fantinati aggiorna i suoi sostenitori su Facebook e Twitter e con una serie di video dove esprime le sue proposte e i suoi commenti sulle cose che succedono.
Mattia Fantinati sul DdL Intercettazioni
Mattia Fantinati ad Atene il giorno del referendum greco