Come uccidono i serpenti costrittori
Con lo stritolamento non soffocano le prede – come verrebbe da pensare – ma provocano un arresto cardiaco, dice una nuova ricerca
Come suggerisce il nome, i serpenti costrittori uccidono le loro prede stritolandole: le avvolgono tra le loro spire senza lasciare possibilità di fuga fino a quando sono morte. Il processo è semplice e facilmente osservabile, ma finora le effettive cause della morte delle prede erano messe in discussione da buona parte dei ricercatori, poco convinti dal fatto che potessero morire a causa del soffocamento provocato dallo stritolamento. Scott M. Boback, uno studioso di serpenti (erpetologo) del Dickinson College (Pennsylvania, Stati Uniti), dice di avere trovato infine una spiegazione grazie a una serie di test di laboratorio, i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of Experimental Biology: la morte è causata da un arresto della circolazione sanguigna e non dal soffocamento.
Per arrivare a questa conclusione, Boback e colleghi hanno anestetizzato alcuni ratti e gli hanno applicato una serie di sensori, per misurare la loro pressione sanguigna e i battiti cardiaci. Sempre da anestetizzati, i ratti sono stati messi in una vasca in cui era contenuto un esemplare di colubro nero (Coluber constrictor), un serpente non velenoso che uccide le sue prede stritolandole come fanno i boa, anche se le due specie sono parenti molto alla lontana. Analizzando le informazioni raccolte dai sensori e campioni di sangue dei ratti dopo l’attacco, i ricercatori hanno scoperto diverse cose sorprendenti.
Occhio: il video mostra un serpente che stritola un ratto
Ad appena sei secondi dall’inizio dello stritolamento, la pressione sanguigna periferica dei ratti si è dimezzata, mentre quella centrale è aumentata di quasi sei volte. Questo considerevole sbalzo ha causato uno scompenso cardiaco molto consistente nel ratto a un minuto dall’inizio dell’attacco, tale da potere essere letale. I ricercatori hanno prelevato anche campioni di sangue, trovando livelli anomali di potassio, un importante regolatore della pressione sanguigna. Secondo lo studio, quindi, la causa della morte non è il soffocamento – che del resto richiederebbe molti minuti – ma un arresto cardiaco dovuto a più fattori. Il fenomeno dimostra quanto sia efficace il sistema usato dai serpenti costrittori per uccidere le loro prede, non potendo ricorrere al veleno come fanno altre specie, e potrebbe essere stato fondamentale per l’evoluzione dei serpenti.