La lotta ai criminali o ai loro funerali?
Cristiana Alicata raccoglie i dubbi di molti sull'improvviso e tardivo spiegamento di forze e proteste nei confronti delle mafie romane
Sulla assai discussa questione dei funerali di Vittorio Casamonica – patriarca di una famiglia accusata a Roma di estese attività criminali – ha scritto un post interessante perché distinto dal grosso dei commenti di questi giorni Cristiana Alicata, blogger, scrittrice, ex esponente romana del PD. Interessante anche perché raccoglie alcune perplessità sulle reazioni dei media in questi giorni di agosto, perplessità a proposito di quella che con frase fatta si sarebbe detta una questione di dito e luna.
Mi dispiace ma devo dirlo. Il problema dell’Italia non sono i Casamonica o i Corleonesi. Loro sono una parte del problema. L’altro pezzo di problema è anche chi oggi non è in grado di fare un’analisi seria su cosa è successo, sullo stato di diritto senza gettare inutile benzina sul fuoco. Senza fermarsi a pensare. Dagli al sindaco, al prefetto, ai carabinieri a tutti, senza cercare di distinguere e capire. E’ legale fare un funerale con carrozza e cavalli? Sì. Se non ci piace va cambiata la legge non serve sbraitare è inutile, è solo sfogatoio. E’ legale che dei parenti agli arresti domiciliari possano partecipare a delle esequie? Sì. E’ legale portare una banda ad un funerale? Sì. E’ legale suonare la musica del padrino? Sì. Tutto questo fa parte del nostro stato di diritto. È il motivo per cui siamo una democrazia e non una dittatura: non si incarcerano i sospettati, non si fucila la gente in piazza. Non vi piace? Fate un colpo di Stato o andate a votare la prossima volta chi pensate vi garantisca leggi migliori (o magari solo il loro rispetto). Per come la vedo io si sono inanellate una serie di coincidenze che senza l’elicottero (come ho già detto ciò che mi sembra più grave non dal punto di vista dei Casamonica ma della sicurezza di Roma) sarebbero solo sembrate eccentriche. I Casamonica fanno i funerali così da sempre e non è per questo che li vorremmo condannare, ho visto matrimoni di persone onestissime molto più kitsch. Se ce ne siamo accorti solo ora è grave.
(continua a leggere sul blog di Cristiana Alicata)