Glendon Crawford e il suo “raggio della morte”
Un membro del Ku Klux Klan di 51 anni è stato condannato per aver pianificato un attacco terroristico con un misterioso congegno
Venerdì 21 agosto un tribunale federale di New York ha giudicato colpevole Glendon Scott Crawford, un uomo di 51 anni membro del gruppo “suprematista” e razzista del Ku Klux Kan, per aver pianificato nel 2013 di usare un’arma di distruzione di massa – un misterioso congegno a raggi X da lui progettato – nei confronti della comunità musulmana. Un video di sorveglianza diffuso dall’FBI aveva rivelato che Crawford considerava obiettivi raggiungibili una moschea della città di Albany e l’ufficio del governatore dello stato di New York, e che conservava mappe di diversi obiettivi fra cui quella della Casa Bianca (secondo l’accusa Crawford voleva colpire “un politico libertario”, e questa ipotesi ha spinto alcuni media a titolare su un progetto di uccidere Barack Obama). La pena di Crawford verrà decisa in un’udienza del 15 dicembre: otterrà una condanna di almeno 25 anni di carcere e rischia anche l’ergastolo. All’epoca dell’arresto, parlarono del caso di Crawford anche diverso giornali italiani, che avevano soprannominato il misterioso congegno “il raggio letale”.
Crawford ha detto che farà appello contro la decisione del tribunale di New York. Il suo avvocato difensore ha detto che Crawford – che lavorava come meccanico per la General Electric a Schenectady, nello stato di New York – è stato in realtà forzato a costruire il congegno da alcuni agenti dell’FBI che lavoravano al suo arresto. Le circostanze dell’arresto di Crawford sono effettivamente piuttosto bizzarre: nell’aprile del 2012 Crawford propose a diverse associazioni ebraiche di finanziare la costruzione della sua arma, ma invece attirò l’attenzione di un agente dell’FBI sotto copertura, che si finse un uomo legato al KKK interessato all’arma e incontrò più volte Crawford. Successivamente Crawford si rivolse a Chris Barker, un capo del KKK del North Carolina, che però avvisò l’FBI del suo piano: a quel punto, altri due agenti dell’FBI si finsero uomini d’affari legati al KKK e interessati alla costruzione dell’arma e incontrarono più volte Crawford, che il 18 giugno 2013 fu arrestato nel magazzino dove conservava la sua arma.
L’arma progettata da Crawford consisteva in una specie di tubo – di cui un esemplare simile è stato mostrato dai magistrati durante il processo – azionato da un telecomando a distanza, creato da un collaboratore di Crawford che si è costituito e rischia fino a 15 anni di prigione. Il funzionamento dell’arma, comunque, non è chiarissimo, e non è nemmeno noto a che punto del processo di costruzione fosse l’arma. VICE ha scritto che secondo alcuni esperti l’arma sarebbe stata inutilizzabile, se anche fosse stata completata.
I procuratori federali, comunque, ritengono che l’arma di Crawford rappresentasse una minaccia concreta. Il procuratore Rick Belliss nell’arringa finale ha definito il piano di Crawford «molto concreto, fattibile e letale». Richard Hartunian, un altro procuratore coinvolto nel caso, ha detto che «Glendon Scott Crawford è un terrorista che ha provato a ottenere un’arma di distruzione di massa e di usarla per uccidere persone innocenti della comunità musulmana».