Il bizzarro matrimonio di Salim Mehajer
I video del matrimonio di un politico locale australiano ridefiniscono il concetto di "tamarro" e hanno dentro molte altre storie
Nel lavoro quotidiano di lettura e scandaglio di siti di news e giornali di mezzo mondo, a un certo punto stamattina in redazione siamo incappati in un video su YouTube che ci ha fatto alzare un sopracciglio. Il video mostra una coppia di australiani che in occasione del loro matrimonio si sottopongono a un trucco molto pesante, così da avere un’idea di come saranno da vecchi, nei loro futuri anni da marito e moglie. Il video li mostra truccati come avessero 50 anni, poi come se ne avessero 70 e infine come se ne avessero 90: e fa vedere le loro reazioni. Stavamo per scartarlo – niente di particolarmente interessante, i due personaggi sembrano particolarmente posticci – ma abbiamo fatto qualche ricerca in più e ci si è aperto un mondo.
Lui si chiama Salim Mehajer, è australiano ed è un politico locale: per la precisione il vice sindaco di Auburn, una frazione di Sydney, in Australia. Lei si chiama Aysha Mehajer ma prima si chiamava April Learmonth, è un’estetista e secondo i media australiani ha cambiato nome, religione, colore di capelli e volto (con molti interventi di chirurgia plastica) per piacere di più al suo compagno. Con qualche altro clic abbiamo ricostruito che Salim Mehajer non è solo un politico locale ma è anche l’erede di una famiglia milionaria molto attiva nel settore immobiliare, che gestisce una grossa parte del mercato delle case di Auburn.
Salim e Aysha Mehajer hanno anche recitato in un video promozionale del loro matrimonio: una cosa a metà fra un trailer cinematografico trash e un video del genere “prediciottesimo”, la cui bruttezza può essere compresa solo guardandolo.
Per il loro matrimonio Salim e Aysha Mehajer hanno fatto sgomberare un’intera strada di Lidcombe, vicino Auburn: il giorno precedente alla cerimonia alcuni avvisi hanno invitato i residenti a parcheggiare altrove le loro auto. Questa misura però non era stata autorizzata da nessuno: l’unica cosa prevista dalle autorità locali era una temporanea e parziale chiusura della strada al traffico. Il giorno del matrimonio sono stati usati quattro elicotteri, moltissime macchine di lusso e vari tappeti rossi. Il video che segue permette di apprezzare l’atmosfera della cerimonia, tra cravattini tempestati di diamanti, sposi che arrivano in elicottero, costosissime Koenigsegg arancioni targate “Mr. X” e motociclette dal telaio placcato in oro.
Dopo la cerimonia, dice la stampa locale australiana, molti residenti hanno firmato una petizione per chiedere le dimissioni di Salim Mehajer da vicesindaco di Alburn. Secondo quanto riporta The Australian, il consiglio comunale ha deciso però di non aprire un’indagine e lo ha multato di soli 220 dollari australiani per aver chiuso la strada senza autorizzazione.
Salim Mehajer, comunque, non è esattamente nuovo alla cronaca australiana. Nel 2011 attirò l’attenzione di un organo di controllo sulla spesa pubblica quando superò la scadenza per dichiarare le spese e le donazioni economiche ricevute in campagna elettorale. Nel 2012 perse il controllo della sua Ferrari e fece finire all’ospedale due donne di 40 e 68 anni. Quando il verdetto del giudice fece cadere l’accusa per guida pericolosa, Mehajer comprò una pagina di un giornale locale per celebrare la vittoria in tribunale. L’anno scorso non ha dichiarato tutte le sue proprietà, sostenendo di averne più di 30 e che il modulo per la dichiarazione patrimoniale non poteva contenerle tutte. Secondo quanto scrivono alcuni giornali australiani, la cerimonia del matrimonio sarebbe stata rimandata fino al 15 agosto così che potesse parteciparvi anche il padre di Salim Mehajer, Mohamad Mehajer, uscito recentemente di prigione dopo avere scontato una condanna a tre anni e mezzo per un tentativo di frode a una banca.
Insomma, noi di solito le storie “strano-ma-vero” le scartiamo, ché in giro c’è gente più esperta di noi in materia, ma questa storia è così ricca e bizzarra che fa il giro: e quindi ci è sembrato valesse la pena condividerla qui, nell’angolino del blog della redazione. Come se ve l’avessimo raccontata al bar, nella pausa tra una notizia e l’altra.