La bandiera statunitense issata all’Avana
Per la prima volta da 54 anni, davanti all'ambasciata americana: c'era anche il segretario di Stato John Kerry, il primo a visitare Cuba dal 1945
All’ambasciata statunitense dell’Avana, la capitale di Cuba, è stata issata la bandiera statunitense per la prima volta negli ultimi 54 anni. Alla cerimonia, tra gli altri, ha assistito anche il segretario di stato americano John Kerry, il primo segretario di Stato a visitare Cuba dal 1945 (l’ultimo era stato Edward Stettinius Jr.). La bandiera statunitense era stata tirata giù nel gennaio del 1961, poco prima che l’amministrazione di John Fitzgerald Kennedy imponesse l’embargo a Cuba e interrompesse le relazioni diplomatiche con il nuovo regime di Fidel Castro. La stabilizzazione dei rapporti diplomatici tra Cuba e Stati Uniti era stata annunciata dal presidente americano Barack Obama e da quello cubano Raul Castro lo scorso 17 dicembre.
La nuova bandiera statunitense è stata presentata da tre marines, James Tracy, Mike East e Larry Morris: gli stessi che il 4 gennaio del 1961 si occuparono di tirare giù e portare via la vecchia bandiera americana dall’ambasciata all’Avana. Per ricordare quel giorno, e la storia successiva dei rapporti tra i due paesi, il dipartimento di Stato americano ha pubblicato sul suo sito un video sia in inglese che in spagnolo che racconta le divisioni che hanno segnato i rapporti tra Stati Uniti e Cuba negli ultimi 50 anni e l’importanza di riaprire relazioni diplomatiche.
Oggi Kerry incontrerà anche alcuni esponenti del diritti umani a Cuba e attivisti politici: l’incontro si terrà alla residenza ufficiale di Jeffrey DeLaurentis, a cui è stato dato l’incarico di diplomatico americano a Cuba fino a che non sarà nominato un ambasciatore. Qui verrà issata una seconda bandiera statunitense. Kerry incontrerà anche il ministro degli Esteri cubano Bruno Rodríguez e il cardinale Jaime Ortega, che ha svolto un ruolo molto importante nel processo di stabilizzazione delle relazioni diplomatiche tra i due paesi. Non è previsto invece un incontro con Raúl o Fidel Castro. Non è ancora chiaro comunque quale sarà la libertà di azione dei diplomatici statunitensi a Cuba: il dipartimento di Stato americano ha detto che per ora i suoi diplomatici dovranno per esempio notificare al governo cubano qualsiasi viaggio abbiano intenzione di compiere sul territorio dell’isola. In pratica l’ambasciata a Cuba seguirà le regole delle ambasciate in altri paesi del mondo che agiscono all’interno di regole molto limitative, come l’ambasciata americana in Cina.
Nonostante Cuba e Stati Uniti abbiano riavviato le loro relazioni diplomatiche, l’embargo americano contro Cuba è ancora in vigore. Per rimuoverlo servirà il voto favorevole del Congresso statunitense.