Come fotografare le stelle cadenti

Con le dritte giuste vi basta una qualsiasi macchina fotografica o un semplice smartphone

Una meteora a Sieversdorf, 11 agosto 2015. 
(PATRICK PLEUL/AFP/Getty Images)
Una meteora a Sieversdorf, 11 agosto 2015. (PATRICK PLEUL/AFP/Getty Images)

Ogni agosto in questo periodo è possibile vedere lo sciame meteorico delle Perseidi, quelle che comunemente vengono chiamate “stelle cadenti” e che rendono famosa la notte di San Lorenzo. Lo sciame delle Perseidi prende nome dalla costellazione di Perseo e attraversa l’orbita terrestre durante il periodo estivo, quando a occhio nudo dalla Terra si possono vedere anche 100 scie luminose all’ora. Secondo gli esperti la notte migliore per osservare questo fenomeno è stata quella appena trascorsa, ma c’è tempo fino a circa il 20 agosto. Quest’anno la condizione è particolarmente favorevole perché coincide con una fase di luna nuova: il cielo è più scuro in assenza della luce della luna e il resto si può vedere meglio.

Per fotografare al meglio le stelle cadenti si può usare anche una normale macchina fotografica o uno smartphone, basta avere qualche accortezza. La cosa più importante è scegliere un luogo lontano da luci artificiali che rendono più difficile individuare le meteore. Non è necessario usare teleobiettivi, al contrario: una meteora è comunque troppo lontana e l’unico effetto del teleobiettivo sarebbe di limitare la parte di cielo fotografabile. Per questo sarebbe meglio utilizzare un “Fish-eye”, cioè un obiettivo fotografico con un angolo di campo di almeno 180 gradi.

Altra cosa fondamentale è l’esposizione, cioè il lasso di tempo in cui la fotocamera resta aperta per fare entrare la luce. Con un’esposizione più lunga – in questo caso bastano 15-30 secondi – si potrà cogliere in modo più definita la scia luminosa della meteora. Fotografando a lunga esposizione bisogna però stare molto attenti a tenere la fotocamera immobile: più l’esposizione è lunga, più il minimo movimento della fotocamera produrrà una foto venga visibilmente mossa. Bisogna quindi fissare la macchina fotografica o il proprio smartphone a un cavalletto (per smartphone ne esistono di appositi). Se non potete impostare l’esposizione su valori molto alti, provate a modificare il diaframma, cioè il meccanismo che decide quanta luce fare entrare nella fotocamera a parità di lasso di tempo. Il valore del diaframma è segnato come “f/” e per fotografare le meteore potete impostarlo su f/2.8 o un valore inferiore.

Se il vostro modello di smartphone non permette di modificare molte impostazioni della fotocamera ci sono comunque alcune app che possono essere d’aiuto. Per iPhone c’è Slow Shutter Cam, chi usa un telefono Android può provare Camera FV-5. Entrambe permettono di fotografare con un’esposizione di 30 secondi. Per i più esigenti c’è NightCap Pro (solo per iPhone), pensata apposta per le foto notturne. Se non volete passare tutta la serata a occuparvi del vostro smartphone potete anche impostare la fotocamera perché scatti a intervalli regolari, ad esempio ogni minuto.