L’incredibile Katie Ledecky
Ai Mondiali di nuoto la 18enne statunitense ha fatto una cosa che non aveva mai fatto nessuno: ha vinto quattro medaglie d'oro in quattro distanze dello stile libero
Ai Mondiali di nuoto che finiscono oggi a Kazan, in Russia, sono già state assegnate cinque medaglie d’oro nelle gare femminili dello stile libero: nei 100, nei 200, nei 400, negli 800 e nei 1.500 (tutte ad eccezione dei 50 metri). Quattro delle cinque gare sono state vinte dalla statunitense Katie Ledecky, che ha compiuto 18 anni il 17 marzo scorso (i 100 metri sono stati vinti dall’australiana Bronte Campbell, Ledecky non gareggiava): si tratta di un risultato incredibile – sia per le donne che per gli uomini – visto che solitamente chi gareggia nelle distanze più brevi non ha la preparazione adeguata per andare forte in quelle più lunghe, e viceversa. Nessuno prima di lei aveva vinto a una competizione così importante tutte le distanze dello stile libero dai 200 ai 1.500 metri. Ledecky ha anche vinto l’oro nella staffetta 4×200 e ha stabilito il nuovo record mondiale negli 800 metri stile libero e per ben due volte hai fatto lo stesso nei 1.500 (la seconda volta ha abbassato il suo record stabilito il giorno precedente di circa 2 secondi).
Nella sua carriera Ledecky ha migliorato per cinque volte il record dei 1.500 metri stile libero, per tre volte quello sugli 800 metri stile libero e per due volte quello sui 400 stile libero. L’8 agosto, mentre Ledecky stava per vincere con dieci secondi di vantaggio sulla seconda classificata la finale degli 800 metri stile libero, i commentatori RAI hanno fatto notare che il pubblico della Kazan Arena più che la piscina guardava il maxi-schermo. Una grafica del maxi-schermo mostrava infatti quanto vantaggio Ledecky aveva sul record del mondo che lei stessa aveva fatto segnare nel maggio 2014 (il record del mondo è segnato durante le gare di nuoto con una linea rossa che si muove in progressione).
L’unico record nello stile libero che Ledecky non ha ancora battuto è quello sui 200 metri, stabilito dall’italiana Federica Pellegrini nel luglio 2009. Quando nel 2005 Pellegrini vinse la sua prima medaglia a dei Mondiali di nuoto, Ledecky aveva otto anni. Quando nel 2015 Ledecky terminò le scuole superiori, aveva già vinto un oro olimpico e quattro ori ai Mondiali di nuoto. Nella sua carriera Ledecky non ha mai ottenuto medaglie di bronzo o di argento: nelle competizioni internazionali cui ha partecipato – Olimpiadi, Mondiali e Giochi PanPacifici – ha sempre vinto l’oro, in 15 diverse occasioni.
Nel mondo del nuoto era chiaro da anni che Ledecky sarebbe diventata una delle più forte nuotatrici al mondo, ma in pochi si aspettavano che sarebbe diventata così presto e con un così grande divario la più forte nuotatrice della sua generazione. La stessa Ledecky ha raccontato che nel 2012, dopo aver vinto a 15 anni l’oro alle Olimpiadi di Londra, il suo allenatore di allora le disse: «Non hai rispettato i piani», alludendo al fatto che né lui né lei si aspettavano una medaglia.
Il New York Times ha scritto che la piscina è per Ledecky quello che la cabina telefonica è per Superman. Fuori dall’acqua Ledecky è normale, discreta, quasi timida. Anche il suo fisico è normale, soprattutto per una nuotatrice: è alta un metro e 80 centimetri e pesa 70 chili. Sui podi delle competizioni che vince è di solito la più piccola, scrive il Washington Post. Bruce Gemmell, il suo attuale allenatore, ha detto che Ledecky non ha nemmeno un particolare atletismo: «Alcuni nuotatori sono dei buoni atleti, altri no. Lei non fa parte della seconda categoria. Ma non ha nemmeno un dono naturale».
I risultati di Ledecky sembrano quindi essere costruiti soprattutto su un costante allenamento: «La sua routine consiste nel nuotare ogni volta 300 o più volte la vasca corta (25 metri). Ledecky fa nove allenamenti a settimana, che significa circa 2.700 vasche alla settimana. Si allena circa 50 settimane l’anno: sono quindi 135mila vasche, che corrispondono a più di 3mila chilometri l’anno».
Ai Mondiali di Kazan Ledecky ha nuotato in una settimana, sommando tutte le competizioni a cui ha partecipato – batterie, semifinali e finali – 6 chilometri e 200 metri. È spesso capitato che nello stesso giorno abbia dovuto partecipare a più competizioni. È anche possibile che in diverse gare Ledecky non sia andata al massimo per risparmiare energie per le gare successive. Non sarebbe quindi un caso che il suo più evidente risultato – quello sugli 800 metri – sia arrivato nell’ultimo giorno di gara.
Il tempo di Ledecky sui 1.500 metri – 15 minuti e 27,71 secondi – è stato competitivo con quello di molti uomini: se avesse partecipato alle batterie maschili dei 1.500 metri stile libero il suo tempo sarebbe stato il 28esimo su 45. Ryan Lochte è un nuotatore statunitense, che di solito nuota i 200 e i 400 metri: nella sua carriera ha vinto 11 medaglie olimpiche e 17 ori mondiali. Nel 2004 aveva provato a nuotare i 1.500, con discreti risultati. Alcuni giorni fa, dopo la vittoria di Ledecky nei 1.500 stile libero, hanno chiesto a Locke se si ricordasse il suo tempo. Non se lo ricordava: gli hanno detto che era 15 minuti e 28,37 secondi. «Ledecky mi ha battuto», ha detto Lochte: «Bene».