Filippo Magnini e il doping ai Mondiali di nuoto
Il famoso nuotatore italiano ha criticato tre atleti – due cinesi e una russa – che hanno vinto una medaglia d'oro ai Mondiali in Russia dopo essere stati squalificati per doping
Filippo Magnini, forte e famoso nuotatore italiano di gare di velocità a stile libero, ha parlato del problema del doping nel nuoto in un’intervista pubblicata oggi sulla Gazzetta dello Sport. Magnini – che già in passato aveva preso posizioni molto dure verso gli atleti che fanno uso di sostanze dopanti – ha criticato in particolare tre atleti che ai Mondiali di nuoto in corso in Kazan hanno già vinto una medaglia d’oro: i cinesi Ning Zetao e Sun Yang, rispettivamente vincitori dei 100 e dei 400 stile libero, e la russa Yulya Efimova, vincitrice dei 100 rana. Tutti e tre gli atleti citati da Magnini sono stati squalificati almeno una volta per doping. Ning, che ha vinto l’oro arrivando davanti al favorito Cameron McEvoy, fu squalificato nel 2011 per avere assunto il clenbuterolo. Sun fu squalificato dopo essere stato trovato positivo alla trimetazidina in un controllo anti-doping nel maggio 2014 (tra l’altro Sun è il principale avversario di Gregorio Paltrinieri nella finale dei 1500 stile libero). Efimova fu squalificata nel maggio del 2014 per essere risultata positiva allo steroide deidroepiandrosterone. Magnini è stato molto duro in particolare verso Efimova, dicendo:
«Nessuno ricorda niente, la Efimova è stata applaudita come una campionessa, Cielo [il nuotatore brasiliano César Cielo Filho, ndr] fischiato, tutto a posto con Sun Yang. Ormai è una routine: positivi, squalificati, rientrano e tornano a vincere. La Efimova era a Ostia tranquilla, per la russa prendere una squalifica doping è come per me prendere una multa per sosta vietata a Verona»
Poi Magnini ha aggiunto:
«Le situazioni cambiano, ma lentamente. Noi dobbiamo pensare che son tutti puliti e vince il più bravo, ma è stato brutto vedere quant’è successo nei 100 rana: tutti facevano il tifo per Ruta Meilutyte ma ha vinto la Efimova, speravo che la lituana non le desse il cinque, non si complimentasse, ma lei è corretta. Per me quando vince uno che è stato dopato l’ombra resta. E se hai preso anabolizzanti non è che non l’hai fatto apposta, non è roba contaminata»
Ai Mondiali di Kazan stanno gareggiando 15 atleti che hanno dovuto scontare almeno una squalifica per doping.