Wind e 3 Italia si fonderanno
Oggi sono il terzo e il quarto operatore di telefonia mobile in Italia: diventeranno un'unica società, con una quota di mercato più grande di Telecom e Vodafone
Wind e 3 Italia – il terzo e il quarto operatore di telefonia mobile in Italia – si fonderanno in un’unica società. Si parlava da mesi di una possibile fusione tra Wind e 3 Italia e la notizia è arrivata il 6 agosto: l’ha data Jean-Yves Charlier, amministratore delegato di VimpelCom, una società che gestisce servizi di telecomunicazioni in tutto il mondo e controlla Wind. 3 Italia è invece controllata da CK Hutchinson, una multinazionale quotata alla borsa di Hong Kong. Il completamento dell’operazione avverrà nei prossimi mesi, dopo che gli organi regolamentari e l’Antitrust avranno autorizzato l’accordo. Maximmo Ibarra, l’attuale CEO di Wind, sarà l’amministratore delegato della società che nascerà.
La joint venture – una società nuova, diversa e indipendente da VimpelCom e CK Hutchinson – che controllerà il nuovo operatore si chiamerà Hutchison 3G Italy Investments. Il nuovo operatore nato dalla fusione tra Wind e 3 Italia avrà, in base ai dati dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni aggiornati a marzo 2015, una quota di mercato del 33,5 per cento (oggi Telecom ha il 32,3 e Vodafone il 27), circa 31 milioni di clienti nella telefonia mobile e 2,8 milioni di clienti nella telefonia fissa.
La notizia, spiega Carlo Alberto Carnevale Maffè, docente di Strategia Aziendale all’Università Bocconi, è destinata a “cambiare lo scenario delle telecomunicazioni“. Il nuovo operatore che nascerà dalla fusione tra Wind e Italia 3 diventerà infatti “il primo operatore italiano sul mercato delle prepagate e il secondo sul settore degli abbonamenti”.
Wind ha annunciato la sua futura fusione con 3 Italia in un comunicato stampa, in cui ha scritto:
Attraverso l’integrazione delle loro attività, 3 Italia e WIND acquisiranno la dimensione e l’efficienza necessarie per continuare ad offrire servizi di TLC innovativi a prezzi competitivi e per competere in modo ancora più incisivo sul mercato italiano. L’integrazione delle due reti, unita a ulteriori investimenti significativi, garantirà ai clienti mobili italiani una qualità della rete ineguagliabile e accelererà lo sviluppo dei servizi a banda larga mobile e fissa ad alta velocità nel Paese.